Roma, 12 gennaio- Entro il 24 gennaio i romani dovranno sborsare 335 euro di Tares e 70 per la mini Imu. Infine dopo innumerevoli dietrofont e smentite è chiaro che i proprietari di un immobile dovranno comunque pagare una parte dell’Imu. Il costo da pagare viene calcolato in base al 40 per cento della differenza tra quanto sarebbe stato chiesto loro nel 2013, se non ci fosse stata l’abolizione dell’Imu sulla prima casa, e quella che si sarebbe pagata allo 0,4 per cento. In più c’è da aggiungere l’aliquota scelta dal proprio comune, che nella Capitale è al cinque per mille Ma le tasse annunciate sono due, c’è infatti anche la Tares, che comprende il saldo della tassa dei rifiuti del 2013, più il pagamento per i servizi indivisibili (manutenzione delle strade, illuminazione pubblica). A Roma per una famiglia di quattro persone che vive in un appartamento di 80 mq sarà pari a 335 euro. Ovvero 24 euro in più (+ sette per cento) rispetto alla vecchia Tarsu del 2012. Il segretario della Uil di Roma e Lazio denuncia la gravità di questi costi, insostenibili per una famiglia media e chiede al presidente Zingaretti di rivedere l’annunciato aumento dell’Irpef. «Costi insostenibili che dovrebbero far riflettere anche Zingaretti e rivedere l’annunciato aumento dell’Irpef -esordisce il segretario dell Uil, Pierpaolo Bombardieri– Se non è possibile evitare nuove tasse, facciamo che queste non ricadano sempre sui soliti. Istituiamo la tassa sul gioco d’azzardo per esempio, che nel Lazio registra oltre 800 mila giocatori patologici, e consentiamo ai cittadini di non pagare la mini Imu alla scadenza del 24 gennaio e, per chi avesse già pagato, proponiamo che la somma versata venga detratta dall’Irpef dovuta a saldo 2013».