Roma, 5 febbraio- In quattro anni, l’Inps ha consumato tutte le proprie riserve, rischiando il rosso durante l’anno appena iniziato. Ricordiamo che solo nel 2009 l’istituto chiudevaa con un positivo pari a 40 miliardi, nel 2013 il positivo è stato di appena sette miliardi. Mentre nel 2014 avrà un negativo pari a 4, 5 miliardi. Nonostante la riforma lacrime e sangue dell’ex ministro Elsa Fornero, l’istituto previdenziale non riesce a far fronte ai tributi da distribuire. Infatti è ancora sproporzionato il rapporto fra le pensioni elargite dall’istituto e i contributi versati dai lavoratori regolari. Ufficialmente il premier Letta ha chiesto la testa di Mastrapasqua, direttore dell’Inps, a causa dei troppi incarichi che l’uomo ricopriva. Certo però non deve essere piaciuta molto questa ennesima previsione negativa, visto che il governo aveva già salvato l’Inps, cancellando 25 miliardi di debiti accumulati nei confronti del Tesoro. Al momento l’Ente costa allo stato circa 100 miliardi l’anno, attraverso trasferimenti pubblici, un peso che è destinato a salire, dato che le casse di statali, manager e artigiani sono sempre più fuori controllo.
di Elisa Bianchini