Roma 26 febbraio 2014 – Entro il 4 Marzo 2014 il Governo dovrà emanare il decreto legislativo che regolamenterà la pratica della vivisezione in Italia. Previsti presidi per il 3 e 4 marzo davanti al Ministero della Salute. Numerose associazioni, come l’Enpa, la Lav, la Leidaa, la Lega Nazionale Difesa del Cane, l’Oipa e la Federazione Italiana Associazioni Diritti Animale, sono in attesa del nuovo decreto che regolamenti e uniformi le pratiche della vivisezione in Italia.
In base alle direttive europee del 2010/63 il Parlamento aveva approvato i criteri di legge per la ricerca innovativa, che si basavano sull’articolo 13 della legge di Delegazione Europea 96/2013, ai quali il Governo si sarebbe dovuto attenere. L’articolo 13, oltre a limitare la vivisezione, prevede il divieto di allevamenti come Green Hill, impone lo stop agli esperimenti sugli animali senza anestesia e promuove i metodi sostitutivi.
Il precedente Governo aveva aggirato queste limitazioni varando un fondo per i metodi alternativi destinato per l’84% a chi effettua vivisezione, e rischiando in tal modo di far slittare di quattro anni il divieto di test con animali per droghe, alcol e xenotrapianti. L’appello al Governo, pubblicato su www.lav.it è stato già firmato da 30.000 persone e per supportare queste richieste è previsto un nuovo presidio il 3 e il 4 marzo davanti al Ministero della salute.