Roma, 3 febbraio- Il maltempo continua a provocare caos e disagi nella Capitale, a Fiumicino e ad Ostia la situazione rimane critica. A Fiumicino ha continuato a piovere per tutta la notte, e dopo quattro giorni di pioggia, gli effetti si fanno sentire. 120 famiglie sono state evacuate, alcune in via precauzionale. Da ieri , su ordine del Prefetto, l’esercito è arrivato in zona con le autopompe e sono già in azione per mettere in sicurezza il territorio. I militari sono intervenuti con una squadra di specialisti, tre veicoli da ricognizione e due pompe idrovore che hanno posizionato nel Consorzio Tevere e Agro Romano, proprio a ridosso dei canali, e poi sul quadrilatero dell’Isola Sacra tra via Costalunga, via Castagnevizza, via Trincea delle Frasche e via Passo Buole. Le scuole rimangono chiuse, infatti nonostante l’intervento delle pompe il livello dei canali sta aumentando invece di diminuire. Anche ad Ostia, la situazione non va migliorando, la pioggia incessante ha rotto gli argini del canale Ostiense e la situazione è ancora critica per le famiglie e le attività commerciali. Le strade chiuse ieri, fra Ostia e Ostia antica, sono state riaperte, ma la Protezione civile invita ad uscire il meno possibile e a limitare la velocità. Infine anche Roma sta facendo i conti con i danni del maltempo, nonostante le rassicurazioni del vigili del fuoco sul cessato allarme. Tre strade sono state chiuse per frane, divieto di accesso nel tratto di strada da via Salaria al civico 116 di via della Marcigliana. Per un’altra frana è stata disposta la chiusura di via Valentino Cigliutti e per lo smottamento di un costone è chiusa al traffico anche via Salk. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale di Roma Capitale. Un pezzo di muro, poi, è crollato in viale Porta Ardeatina, a San Saba. Riaperte invece via di Polenze al km 20 e via Marco Fulvio Nobiliore. A preoccupare molto i residenti sono i rifiuti speciali emersi da Malagrotta dopo le forti piogge. Siringhe, sacche di sangue e scarti ospedalieri galleggiano fra idrocarburi e petrolio. La procura ha aperto un’inchiesta in proposito, per far luce sulle responsabilità.
di Elisa Bianchini