Roma, 3 febbraio- Il corpo di una studentessa iraniana di 30 anni è stato trovato trovato nella laguna di Venezia, scaraventato in acqua come un rifiuto. La parte più macabra di questa storia è come la giovane sia stata uccisa a Milano e poi trasportata, come un qualsiasi pacco, fino alla città lagunare per farla sparire. Mahtab Savoji era una giovane iraniana che studiava Belle arti a Milano e qui ha trovato la morte, probabilmente dalla mano dei sue due coinquilini, con cui non andava d’accordo. Una ragazza, coetanea di Mahtab e un giovane di 28 anni anche loro iraniani, forse una lite per l’appartamento, forse un approccio sessuale respinto. Gli inquirenti non sanno ancora cosa abbia spinto i due a soffocare la loro coinquilina, ma ormai sembra certo che siano loro gli assassini. I quali, dopo l’omicidio, hanno raggiunto Lecco, portandosi dietro un trolley e poi Venezia, sempre con lo stesso trolley. Per poi tornare in taxi a Milano, l’autista si ricorda di quella corsa lunghissima, che gli permise di guadagnare 500 euro. Gli investigatori pensano che quella valigia contenesse il corpo di Mahtab, portato prima a Lecco, per farlo sparire nel lago, ma visti i troppi turisti, portato a Venezia, con il treno. Qui gli assassini sono riusciti a gettare il corpo nella laguna e poi hanno cercato di dileguarsi il prima possibile, prendendo il taxi. I due sono stati incastrati dalla video sorveglianza nella stazione di Venezia e dalla testimonianza del tassista. Fermati, sono sotto interrogatorio, ma non hanno ancora ammesso l’omicidio.
di Elisa Bianchini