Roma 28 febbraio – La società di trasporti che offre i propri servizi soprattutto nella periferia della capitale, Roma Tpl, lancia l’allarme: a partire da questo mese, finché l’Atac non darà soldi, come stabilito negli accordi, non potranno essere erogati gli stipendi di 2000 dipendenti. La stessa Roma Tpl ha reso nota la notizia inviando una lettera al sindaco Marino e ai vertici dell’Atac. Nella nota si può leggere che si era richiesto “almeno un primo pagamento da parte di Atac spa di 1,8 milioni di euro al solo fine di poter corrispondere le competenze stipendiali di circa 2.000 addetti del consorzio. Considerata la totale assenza di concreti riscontri alle nostre istanze ci troviamo costretti a confermare l’impossibilità di erogare regolarmente gli stipendi del mese corrente. È evidente che ciò potrà creare reazioni da parte del personale. Vi segnaliamo che il perdurare di tale situazione metterà l’azienda nelle difficoltà di approvvigionamento del carburante con evidenti ripercussioni sul servizio”.
Sempre nella nota si chiarisce che sarà impossibile continuare a pagare gli stipendi e che le difficoltà sono destinate ad aumentare se non verrà fatto nulla per salvare finanziariamente Roma. L’Assessorato ai Traporti e alla Mobilità di Roma Capitale non ha tardato a rispondere, facendo sapere che era già stato fissato un incontro per il 3 marzo con la società e che il Dipartimento Trasporti di Roma Capitale si è già attivata per corrispondere il terzo e il quarto trimestre del 2013.