Roma, 14 Marzo – 400 fiaccole contro la costruzione del Biogas di Passerano (Rm), tante le torce dei cittadini che hanno voluto protestare in modo pacifico contro il sindaco Accordino per dire no alla centrale dei veleni.
Almeno sei i comitati coinvolti: L’U.R.A.Z, presieduta da Vittorio Caratelli, il Comitato di Difesa del Territorio dei Colli Prenestini Castelli Romani, Il Comitato dei Cittadini di Guidonia, Tivoli, Gallicano e Corcolle, tutti uniti sotto un unico grido: “No al Biogas“.
Una partecipazione apparentemente variegata che si spiega, in base a quanto ci è stato detto da uno dei manifestanti, con il fatto che il progetto impatterebbe negativamente, colpa le esalazioni, su un’area complessiva di circa 40 chilometri.
“Non lo decidiamo noi dove va il vento”, ha sentenziato serafico uno dei manifestanti. “Quella porcheria (le esalazioni n.d.r) finirebbero sui vestiti che indossiamo e sul cibo che mangiamo. Senza contare i danni che queste produrrebbero alla nostra agricoltura in tutte le zone interessate.
Detto questo, la manifestazione si è svolta pacificamente e senza disordini. Dietro ai cartelloni di protesta, infatti, c’erano adulti, ragazzi e giovanissimi, tutti con il loro messaggio di speranza, fatto di cera ben saldo nelle mani, con in cima il fuoco vivo di una protesta verso un sindaco che, prima ancora di essere un politica, è soprattutto un medico e dovrebbe sapere quali sono i rischi per la salute dei cittadini quando si parla di Biogas.
Durante la fiaccolata sono stati lanciati sfottò in direzione del sindaco ma mai questi sono scaduti nella volgarità, tanto che l’assembramento di forze dell’ordine – almeno una cinquantina in tutto non contando gli agenti probabilmente in borghese – è sembrato forse eccessivo, quando i manifestanti si erano già tutelati tenendo d’occhio gli elementi che avrebbero potuto mettere a rischio la riuscita della fiaccolata. “Se qualcuno fosse andato fuori le righe, sarebbe stato subito allontanato. Non è nostra abitudine cercare lo scontro fisico. Le cose si risolvono con il dialogo, non con la violenza“, ha spiegato il presidente dell’U.R.A.Z Vittorio Caratelli.
“Tutti questi uomini per una manifestazione come la nostra non solo sono eccessivi”, ha proseguito Caratelli, “ma rappresentano anche un costo che ricadrà sulla collettività, cioè noi. Il servizio straordinario di queste persone, voglio dire, verrà pagato come al solito grazie alle tasche dei contribuenti, quando invece il sindaco avrebbe potuto utilizzare tali somme per attività ben più importanti. Il sindaco Accordino fifone qual è, ha davvero esagerato, secondo noi”, ha chiosato infine il Presidente dell’U.R.A.Z.
La marcia, iniziata alle 20 in punto, si è svolta così come era stato previsto ed indicato dai manifesti stampati per promuovere l’evento. Partita da Piazza Sant’Andrea, si è conclusa sul Piazzale Caduti di Tutte le Guerre, a pochi metri dalla casa del sindaco ben difesa dagli uomini della Polizia di Stato con le loro camionette messe di traverso per impedire ai manifestanti di andare oltre.
Al termine della fiaccolata, la folla si è sciolta in maniera ordinata, mantenendo lo stesso atteggiamento di correttezza e civiltà verso i Vigili Urbani, i Poliziotti e i Carabinieri che comunque erano stati chiamati in causa per garantire la sicurezza nel pieno rispetto delle loro funzioni.
15 Marzo 2014 @ 08:36
L’articolista dimentica di citare il Comitato di Difesa del Territorio Colli Prenestini Castelli Romani. Eppure il suo era uno dei tre striscioni present alla manifestazione. Sarebbe per correttezza da correggere l’informazione. Grazie!
15 Marzo 2014 @ 08:40
Provvederemo subito: chiediamo scusa per l’inconveniente.
15 Marzo 2014 @ 08:54
Grazie! 🙂
15 Marzo 2014 @ 08:56
L’informazione è stata corretta. La ringraziamo ancora per la segnalazione.
Una serata straordinariamente normale | Il Gallo Parlante
17 Marzo 2014 @ 20:46
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