Oggi, 24 marzo, a 70 anni dall’eccidio delle Fosse Ardeatine, Roma non vuole dimenticare i suoi caduti, vittime della tirannia nazifascista. A parlare è l’Assessore alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica, Flavia Barca, in un comunicato stampa, tramite il quale afferma di volersi impegnare come istituzione e desidera ricordare questo tragico evento con una mostra, intitolata: “Passaggi nella città prigioniera”, al Museo Storico della Liberazione, a via Tasso, dedicata all’occupazione nazista della città.
E poi ancora con gli appuntamenti del 25 marzo: alle ore 15, alla Casa della Memoria e della Storia, si terrà un incontro a cura dell’ANED (Associazione Nazionale ex Deportati) sul Mausoleo delle Fosse Ardeatine con la proiezione del film documentario di Massimo Sani “Roma 1944: l’eccidio alle Cave Ardeatine”.
Sempre alla Casa della Memoria, la presentazione, a cura dell’IRSIFAR (Istituto romano per la storia d’Italia dal fascismo alla Resistenza) del volume di Adachiara Zevi “Monumenti per difetto. Dalle Fosse Ardeatine alle pietre d’inciampo” (Donzelli editore, 2014). Altri appuntamenti al Cinema Aquila alle 18.30 e Casa del Cinema alle 20.30, dove verrà presentato il documentario di Lucrezia Lo Bianco e Agostino Pozzi “Via Tasso, da carcere a Museo”.
Soltanto con un lavoro meticoloso di ricostruzione dei fatti storici, conclude Flavia Barca, si può cancellare il demone della rimozione e del revisionismo. Questo vale per tutti i fatti storici ma in particolare per questo evento drammatico, è un dovere morale che dobbiamo alla memoria di quelle 335 persone che furono trucidate il 24 marzo 1944 ma anche per tutti noi, cittadini di Roma, che non dobbiamo mai dimenticare.
Spetta a noi, che siamo qui, che viviamo in questo presente, insegnare ed educare i nostri bambini, i nostri ragazzi e i nostri giovani, alla storia, ai fatti, agli eventi, a quello che è stato. Non possiamo permettere a gruppi faziosi di cancellare un fatto storico che è esistito e che ha causato tantissimi morti, un fatto drammatico, una strage, in cui a perdere è stata, ancora una volta, la vita.
Roma, 24 marzo.