“Oggi giornata importante per le Province”, su twitter il premier Matteo Renzi anticipa un tema caldo di questo 26 marzo: dopo che per due volte la maggioranza è stata battuta in Commissione, l’esecutivo ha deciso di porre la fiducia sul ddl Del Rio – relativo alla riorganizzazione di Comuni, Città Metropolitane e Province, che diventerebbero organi di secondo grado ma comunque previsti nella Carta costituzionale – che andrà votato al Senato. In caso di esito positivo, Renzi preannuncia che “tremila politici smetteranno di ricevere un’indennità dagli italiani”, interpretando così un sentire comune fra i cittadini.
Al di là delle dichiarazioni ottimistiche di facciata, il governo Renzi ha vissuto momenti delicati in cui la sua tenuta non è apparsa solita. Oltre alle bocciature in commissione, la pregiudiziale di costituzionalità presentata dal MoVimento 5 Stelle è stata superata per appena tre voti favorevoli.
Andando più nel dettaglio la principale conseguenza del disegno di legge sta nel trasferimento delle competenze dalle Province alle Città Metropolitane, condizione che di certo non soddisfa il centrodestra, che ha più presidenti nelle giunte rispetto ai sindaci, prevalentemente di area centrosinistra. Sempre tra le opposizioni critica la Lega Nord, che contesta le cifre del risparmio, ritenute nell’ordine di decine di milioni contro i due miliardi paventati dal Governo. Bocciatura anche dai 5 Stelle, “è una riforma che fa acqua da tutte le parti”, commenta il senatore Endrizzi.
Roma, 26 marzo