Oggi alle 14 nella chiesa di San Remigio a Colleverde il funerale del piccolo Francesco, il bimbo morto dopo cinque giorni di agonia dopo essere rimasto soffocato da un boccone dell’hot dog che stava mangiando all’interno del ristornate Ikea a Porte di Roma, ma le polemiche sono ancora vive. Sono infatti al vaglio le immagini delle telecamere interne per capire cosa è accaduto in quei momenti concitati mentre il pm Alberto Galanti, titolare dell’inchiesta, ha acquisito la cartella clinica del Policlinico Gemelli ed è in attesa degli esiti dell’autopsia, effettuata ieri.
La zia del piccolo, poco dopo il drammatico incidente, aveva detto. “Un primo soccorso medico, in un centro commerciale, deve esserci”. E a condividere il pensiero della donna è anche il Codacons, che ha presentato un esposto alla Procura della Capitale: “Vogliamo sapere se vi siano state eventuali carenze da parte dell’azienda sul fronte della sicurezza, che hanno rallentato i soccorsi o contribuito a determinare la morte del bambino. Ci chiediamo se i dipendenti dell’Ikea, specie quelli che operano nel ristorante dell’azienda, abbiano ricevuto istruzioni su come intervenire in casi di emergenza”.
Roma, 21 marzo