Roma, 11 marzo – Cassia interrotta, a seguito di una frana. I residenti: “Mi’ nonno con ‘na pala aveva già finito“.
Ci strappa un sorriso, sebbene un po’ amaro, la frase scritta con una bomboletta spray lasciata da qualche residente del posto. Qui, all’altezza di Via dei Giuochi Delfici, l’alluvione del 31 gennaio scorso ha determinato un cedimento del terreno. Ad oggi, il tratto di strada interessato è ancora impraticabile e tra i cittadini nasce polemica.
L’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Masini, ha dichiarato: “Domani mattina (ieri, ndr) inizieranno gli interventi preliminari per il consolidamento del versante di Via Cassia interessato dalla frana del 31 gennaio”. Lo aveva già detto lo scorso 6 marzo in conferenza stampa, quando l’amministrazione di Roma ha fatto il punto della situazione considerando tutti i danni causati dall’alluvione, discutendo i relativi interventi con costi e tempi.
“I tecnici del Dipartimento Manutenzione Urbana e dell’Impresa – ha spiegato Masini – inizieranno le operazioni di disboscamento della collina e di istallazione del cantiere, e proseguiranno i monitoraggi e i rilievi già avviati nelle scorse settimane”.
E’ dunque vero che i nostri nonni, seppur con mezzi estremamente più limitati (con una pala, appunto), avrebbero impiegato la metà del tempo per risolvere la situazione?
Questa frase sembra nascere proprio dal cuore, in un sospiro di amarezza e sconfinata sincerità, in un misto di disappunto ed esasperazione.