Roma 18 marzo – L’apertura del centro culturale in Via Guarcino, un locale di 802 mq, prima utilizzato come deposito comunale e poi oggetto di ristrutturazione che ha portato alla creazione di appartamenti e di un spazio destinato ad uso sociale, preoccupa i residenti, che hanno raccontato di aver visto movimenti strani intorno al centro; c’è chi scrive dell’introduzione di divani nei locali, azione che ha insospettito i residenti, tanto che il Cdq (Comitato di Quartiere) Centocelle Storica in un post ha scritto che è necessario che gli spazi del nuovo centro culturale vengano assegnati tramite bando pubblico e non attraverso meccanismi già stabiliti a tavolino.
Ad oggi, infatti, non è pervenuta nessuna assegnazione, né diretta né attraverso i bandi e il Comitato l’ha sottolineato nel post: “Sarebbe improponibile un’assegnazione diretta di uno spazio di simili dimensioni e potenzialità, non vogliamo assistere ancora una volta passivamente a logiche di spartizione e di inciucio politico e men che mai ad atti di imperio. Le finalità e la qualità e la caratteristica dei Contratti di quartiere erano e sono quello della partecipazione. Vogliamo invece che i locali vengano consegnati quanto prima al Municipio così come previsto”.