Barack Obama ritorna a Whashington e Roma ritorna sé stessa con tutte, ma proprio tutte , le sue bizzarre peculiarità compreso lo stato imbarazzante del nostro simbolo, da italiani lo possiamo dire: il Colosseo. Per la sua magnificenza Mr President aveva espresso ammirazione e incanto tanto da affermare: “Eccezionale, incredibile…è più grande di alcuni degli attuali stadi di baseball!”.
Incanto e meraviglia che esprimerebbero anche le migliaia di turisti che continuano a visitarlo, nonostante tutto. L’Anfiteatro infatti, dopo l’illustre visita statunitense è tornato ad ospitare i suoi inquilini abituali: dai carnevaleschi centurioni armati di spada intinta di vernice rossa, ai venditori ambulanti/abusivi che colorano la piazza di oggetti volanti lanciati e fatti ricadere sui turisti sino ai camion bar strategicamente posti tra la metro e l’Arco di Costantino e guai a chiedere lo scontrino! Discorso a parte, va poi dedicato ai buontemponi che lucrano sul biglietto proponendo un avanzamento di fila all’ignaro turista, per prezzi che oscillano dai 25 ai 28 euro e che gli permettono un posto privilegiato da “imbucato” in un tourist’s tour.
La risposta politica ce la dà oggi il Ministro dei beni culturali Dario Franceschini che dopo aver incontrato Diego Della Valle dichiara: “Nel rispetto del dettato costituzionale è fondamentale che lo Stato coinvolga sempre più i privati nella valorizzazione del patrimonio culturale” promuovendo quella spinta mecenatistica a cui settimane fa’ faceva riferimento anche il sindaco Ignazio Marino.
Nel frattempo però, lo stato disagevole in cui versa il Colosseo sia all’esterno ostaggio del peggior suk sporco e polveroso sia all’interno vittima di una sorveglianza distratta, laddove capitelli e mura di cinta vengono costantemente saccheggiati dai più bramosi visitatori, resta una realtà. Mai come ora, appare quindi calzante l’impressione di Madame de Staël: “Il Colosseo, la più bella rovina di Roma”, anche se in questo caso il termine “rovina” ha un duplice significato!
Roma, 29 marzo