La Corea del Nord lancia nuovi missili a corto raggio verso il mare del Giappone. A riferirlo è l’agenzia sudcoreana Yonhap. Nell’arco di un mese l’episodio è riaccaduto più volte, nonostante le ammonizioni di Giappone e Cina che si sono viste coinvolte, ma la Corea del Nord risponde che si trattano di semplici esercitazioni. Anche Seul aveva già definito “provocatori” i test missilistici di Pyongyang nei giorni scorsi.
Il “regno eremita” diventa sempre più pericoloso per il Mondo, che resta però a guardare le pazzie del suo dittatore Kim Jong-un, che non perde mai occasione di provocare: solo un anno le minacce agli gli Stati Uniti di una guerra nucleare. Finalmente la settimana scorsa Michael Kirby, presidente della commissione d’inchiesta sui diritti umani in Corea del Nord, ha denunciato all’ONU una serie di gravi violazioni dei diritti umani e di crimini contro l’umanità, avvenute sia nelle strade e sia nei campi di lavoro. È inconcepibile che ancora oggi possano esistere dei campi di lavoro paragonabili ai lager nazisti. “Il mondo ha ignorato l’evidenza troppo a lungo”, ha denunciato Kirby. Per quanto tempo ancora, il mondo potrà ignorare i numerosi test nucleari effettuati sottoterra e le continue esercitazioni missilistiche?
Roma, 22 marzo