Roma, 11 marzo – Tifosi fiorentini che entrano allo Juventus Stadium inneggiando alla tragedia dell’Heysel, con risposta dei supporters bianconeri con cori di stampo antisemita. Non un bello spettacolo quello andato in scena domenica all’ora di pranzo a Torino per la sfida tra le due acerrime nemiche. Peccato però che le sanzioni tardino ad arrivare. Già, perché un coro dal “biasimevole tenore antisemita intellegibile nel file-video allegato come relazione integrativa dalla Procura federale” sembra esserci stato, secondo quanto si legge nel comunicato del giudice sportivo Tosel. Ma ora starà al pm Stefano Palazzi ad effettuare ulteriori indagini sull’accaduto, per capire se quel coro è stato intonato da un numero congruo di tifosi e se è stato udito dall’intero stadio. I tre inviati del procuratore presenti a bordo campo, infatti, hanno riferito di aver udito un coro, le cui parole, però, non erano distinguibili a causa del rumore creato dai 40.000 presenti sugli spalti. Ora servirà anche l’aiuto di un file-audio che è già stato inviato e che potrebbe essere fondamentale per ogni decisione. Una forma di “aiuto” che è già servito alla Roma per scagionare i propri tifosi, accusati di aver intonato cori ingiuriosi nei confronti dei rossoneri durante la sfida del dicembre scorso a San Siro contro il Milan.
A far discutere però il popolo della Rete e non solo è proprio l’udibilità di questo coro, percepibile anche durante la telecronaca. E a ulteriore prova di questo sta cominciando a circolare su Youtube un video (riportato anche in questo articolo) girato proprio all’interno della Curva bianconera, che rende l’idea di quanto sia accaduto e delle sue “dimensioni”. Intanto continuano i commenti sulla vicenda anche da parte dei diretti interessati, a partire da Mariella Scirea, vedova di Gaetano, a cui è dedicata la Curva dei tifosi bianconeri da cui sono partiti i cori incriminati: “Se continua così, potrei chiedere di cambiare nome alla curva che oggi è intitolata a mio marito”. Mentre il presidente prova a smorzare le polemiche Andrea Agnelli: “Quella di Mariella Scirea è una reazione legittima. Bisogna però stare attenti a non enfatizzare certe situazioni, altrimenti si rischia di dare visibilità a 20-30 persone, che non la meritano. Un conto è se i cori sono evidenti: io e i miei collaboratori, ad esempio, non li abbiamo sentiti. La battaglia però è anche del mondo dell’informazione che deve valorizzare le iniziative positive: io sono andato all’Unesco a presentare il progetto Juve, ho fatto una battuta su Pogba… Il giorno dopo veniva riportata con grande enfasi solo quella battuta e nulla dell’intervento all’Unesco”. Peccato però che non si tratti, come si evince dal filmato, di poche persone ad intonare quel coro.
A finire ancora una volta nel mirino poi anche la Roma, con i suoi 300 tifosi presenti a Napoli e che per l’ennesima volta hanno intonato “cori di discriminazione territoriale” nei confronti dei napoletani. Questa volta sì sentiti dai 007 federali, nonostante il caos dello stadio partenopeo. Ed è proprio questa la polemica che monta in queste ore tra i giallorossi e nelle radio romane. Due pesi e due misure? Agli “uditori” l’ardua (ma non tanto) sentenza.
https://www.youtube.com/watch?v=AjsX_MocC7Y