Roma, 8 marzo – A parlare è Patrizia Ravaioli, Direttore generale della Croce Rossa Italiana, tramite un comunicato stampa di ieri: “Domani, 8 marzo, il mondo intero celebrerà la Giornata Internazionale della donna, un’occasione importante per tenere alta l’attenzione sul tema della violenza di genere che non è solo una violazione dei diritti fondamentali ma che ha anche conseguenze negative sulla famiglia e sull’intera società”.
“E’ necessario portare avanti quella che è una vera e propria battaglia di civiltà contrastando il fenomeno. La Croce Rossa Italiana lavora su tutto il territorio nazionale tramite i Centri Anti violenza che ad Avezzano, Padova, Asti e Genova forniscono assistenza alle donne vittime di abusi e ai loro familiari. Ancora molto deve essere fatto per le donne anche sotto il profilo professionale. Il nostro Paese è lontano dagli obiettivi di Lisbona e dalla Strategia Europa 2020. Fare largo alle donne e promuoverne l’occupazione è diventato urgente non solo per ragioni di pari opportunità e di giustizia sociale, ma soprattutto perché senza di loro l’Italia non cresce. Bisogna quindi incrementare, sviluppare e favorire i servizi di conciliazione: puntare sulle donne è oggi la scommessa più importante per tutti.Rivolgo un augurio speciale alle donne di Croce Rossa. Mi preme ringraziarle per il loro lavoro nell’Associazione. La CRI ha una forte presenza femminile nei ruoli decisionali, tra i volontari, i dipendenti e dal 2013 due Vice-presidenti donna”.
La Vice Presidente della CRI, Maria Teresa Letta, aggiunge: “Mi fa soffrire vedere che se da un lato tante donne si impegnano contro la violenza domestica e per le parità di genere dall’altro altre donne esibiscono il proprio corpo senza pudore con una quotidiana mercificazione e commercializzazione che è inaccettabile”.
“Contrastare la violenza di genere è un dovere di ognuno di noi. ‘Fare rete’ con le Istituzioni locali, evidenziare le situazioni di violenza per offrire alle donne aiuto e protezione è il nostro obiettivo”, afferma inoltre Anna Maria Colombani, Vice Presidente CRI. “In nome del principio fondamentale di Umanità dobbiamo sostenere la necessità di chi è vittima di maltrattamento e far fronte alle nuove vulnerabilità”, conclude Patrizia Ravaioli.
enzo marcelli
9 Marzo 2014 @ 19:17
Mamma mia; esiste anche la casta Letta
Gianni Letta è sposato con Maddalena Marignetti. Due figli: Giampaolo, amministratore delegato di Medusa film, e Marina.
Enrico Letta, Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana dal 28 aprile 2013 al 14 febbraio 2014 ed esponente del Partito Democratico, del quale per alcuni anni è stato responsabile economico, è nipote di Gianni Letta e lo ha sostituito nel ruolo di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, fino ad allora da lui occupato, nel passaggio dal Governo Berlusconi III al Governo Prodi II. L’8 maggio 2008 Gianni ha poi ripreso l’incarico dalle mani del nipote.
Gianni è, inoltre, fratello di:
Giorgio Letta (padre di Enrico), professore ordinario di Calcolo delle probabilità all’Università di Pisa, socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei e dell’Accademia Nazionale delle Scienze (detta dei XL)
Cesare Letta, professore ordinario di storia romana all’Università di Pisa
Maria Teresa Letta, vicepresidente nazionale della Croce Rossa Italiana[13]
Da Wikipedia