Roma, 7 marzo – Nei primi mesi del 2010 nacque un nuovo progetto sul web, col nome di “Decoro Urbano – WE DU!“, un social network ideato per favorire la comunicazione tra i cittadini e le Pubbliche Amministrazioni e che oggi è arrivato a contare più di 2.303.945 cittadini iscritti. “Stati Uniti, Asia, Europa, moltissimi i Paesi che adottano gli strumenti della Rete per creare un filo diretto tra cittadini e amministrazioni pubbliche. Ciò che da noi sembra ancora surreale, in molte parti del mondo ha già preso il via”.
Quando la Maiora Labs, grande laboratorio di progetti per la Rete, lesse su un quotidiano queste poche righe, si è detta subito: “Occorre uno strumento in grado di fondere l’estrema praticità degli smartphone alla potenza dei social media. Comunicare in tempo reale con le istituzioni oggi è possibile. Facciamolo”.
Ed ecco che qualche tempo dopo è nato “Decoro Urbano – WE DU!”, una grande iniziativa grazie alla quale è possibile contribuire personalmente alla cura della propria città tramite segnalazioni di qualsiasi tipo di degrado cittadino, che si tratti di vandalismo e incuria di ciò che è un bene di tutti, di problemi legati al corretto smaltimento dei rifiuti e all’inquinamento di zone verdi, di mancanza di adeguati cartelli stradali, di affissioni abusive e di segnalazioni riguardanti la cattiva condizione dei nostri manti stradali.
La mappa riguardante la localizzazione delle buche a Roma, infatti, è a dir poco sconcertante. Aprendo la pagina, si possono osservare un’infinità di bandierine arancioni tutte ammassate una sull’altra, ad indicare la presenza di crateri e voragini sulle strade. La maggior parte si riscontrano al centro di Roma, ma si diffondono in maniera altrettanto importante anche nella Provincia. Ogni bandierina è che la segnalazione di un comunissimo cittadino al volante che ha dovuto schivare una buca (per prenderne inesorabilmente un’altra, magari) all’improvviso, o di un cittadino a passeggio che è inciampato attraversando la strada. In entrambi i casi, questi cittadini non hanno potuto fare a meno di fermarsi un attimo, scattare una foto e condividerla. Decoro Urbano è così diventato un servizio gratuito per la Comunità facilmente utilizzabile da tutti, con una pagina dedicata a ciascuno degli oltre ottomila comuni italiani.
Esclusivo della Rete, questo bellissimo progetto è stato infatti accolto con grande entusiasmo e attivismo, dando vita ad una grande community in tutta Italia. Chiunque può crearsi un proprio profilo dal sito web o tramite l’applicazione smartphone, scaricabile gratuitamente negli application store per iPhone e Android. E’ anche possibile effettuare l’accesso con il proprio account Facebook. Le segnalazioni possono essere mandate in ogni momento e da ogni luogo, basta lanciare l’app e scattare una foto per fare in modo che il dispositivo associ immediatamente le coordinate GPS e visualizzi la segnalazione sulla mappa. Gli utenti, dopodiché, possono commentarla, condividerla o sottoscriverla (tasto DU IT!), accrescendone la visibilità.
Quello che viene chiamato Comune Attivo è quel Comune che monitora costantemente la situazione del proprio territorio, che vede le segnalazioni e le aggiorna continuamente, informando la community in tempo reale. Decoro Urbano si configura dunque come una grande banca dati che mostra in maniera trasparente e cristallina le segnalazioni relative all’intero territorio nazionale.
E’ un modo sensato di usare la tecnologia, grazie alla quale si può fare qualcosa in più rispetto a condividere barzellette sui calciatori o post di dubbia intelligenza. E’ proprio il caso in cui ognuno di noi ha l’opportunità di utilizzare al meglio le innovazioni dei nostri tempi, smettendo di demonizzarle per partito preso, per farne allora un uso corretto, o se proprio non si voglia esprimere un giudizio di valore, si può almeno azzardare a dire un uso quantomeno efficace e utile al prossimo.
Essere Cittadini Attivi è dunque possibile. Ed è molto facile. Si tratta semplicemente di fare quel poco che basta per poter cambiare almeno la piccola realtà che ci sta intorno, o di provarci. Si tratta di sentirsi parte di una città, di sentirla nostra. Si tratta di avere la consapevolezza che ogni nostro gesto e ogni nostra azione qualcosa vale. Si tratta di incominciare a pensare in grande, partendo tuttavia dalle cose piccole e semplici. Si tratta di non fare finta di vedere o di ascoltare, ma di dire e agire, parlare e raccontare. Si tratta di avere il coraggio di addossarsi le proprie responsabilità, non delegando sempre ad “altri”. Si tratta di lasciare un segno di sé in questo mondo, capendo che i nostri bambini e ragazzi ci guardano e pendono dalle nostre labbra. Si tratta di dare l’esempio, si tratta di fare.