Roma, 14 marzo – Sono 5 milioni gli italiani colpiti da patologie renali, una persona su dieci, che si possono prevenire attraverso una sana e corretta alimentazione, come sostengono gli specialisti della Andid, Associazione nazionale dei dietisti, che oggi, in occasione della Giornata mondiale sul rene, hanno voluto elencare una serie di regole da seguire per mantenere una funzionalità renale sana, aggiungendo che consumare troppe proteine, potassio e fosforo nuoce ai reni. Sensibilizzazione e prevenzione sono le parole chiave della Giornata mondiale del rene 2014, che si è svolta in molte piazze italiane.
I dietisti raccomandano di consumare frutta e verdura in abbondanza, di condire la pasta con sughi semplici di verdure, di includere nei pasti i cereali, bianchi o integrali che siano, di mangiare pane senza sale e senza olio e di consumare biscotti secchi. Due volte a settimana sarebbe buona abitudine mangiare zuppe di legumi, che contengono molti minerali e molte vitamine, come piatto unico del pasto. Il pesce andrebbe consumato 2-3 volte a settimana, così come formaggi e latticini. L’olio extravergine di oliva è preferibile a crudo, quando possibile. Ridurre il consumo di alimenti ricchi di proteine, soprattutto quelle di origine animale contenute nella carne, negli affettati, nel pesce, nelle uova, nei formaggi e nei latticini. Scegliere carni e affettati dove sia possibile eliminare il grasso visibile. Bere in abbondanza per eliminare le tossine e per mantenere la funzione renale (bisogna bere due litri al giorno circa, ma la quantità varia in base al sesso, all’esercizio fisico, allo stato di salute), privilegiando acqua, tisane e tè preparati a casa e non zuccherati e limitando i prodotti commerciali; diminuire l’apporto di sale nei pasti, favorendo quello di aromi e spezie per dare più gusto agli alimenti. Importante fare attività fisica, attraverso la quale si può controllare la pressione arteriosa, riducendo l’insorgere di malattie renali; controllare la pressione sanguigna, che dopo il diabete è la causa principale di danni renali, se elevata; non fumare per non aumentare la pressione sanguigna e per non causare l’invecchiamento precoce dei vasi, ostacolando così la circolazione; evitare l’uso abituale di farmaci se non prescritti dal medico, alcuni infatti possono causare danni renali se presi di frequente;
Anna Laura Fantuzzi, segretario Nazionale ANDID e membro del Consiglio Direttivo della FIR, Fondazione Italiana del Rene, ha spiegato: “Il ruolo del dietista è insostituibile in tutte le fasi della malattia renale. Un ruolo che inizia con l’educazione ad un corretto stile di vita e al raggiungimento e mantenimento del peso ragionevole. Prosegue con l’implementazione della dieta ipoproteica, un supporto fondamentale per il mantenimento della funzione renale residua nel tempo. Continua ad essere molto importante anche durante il trattamento sostituivo con dialisi o trapianto, quando le persone devono modificare l’apporto proteico e adeguarsi a controllare i liquidi, il potassio, il fosforo”.