Il Comitato per il Risanamento ambientale di Guidonia e Fonte Nuova ha indetto la manifestazione che si è svolta questa mattina alle ore 10 in Piazza Matteotti, per protestare contro la discarica dell’Inviolata, chiedendo la bonifica del sito contaminato da metalli pesanti (Arsenico, Manganese, Ferro), composti organici (Diclorobenzene e Dicloropropano soprattutto) e dal pericolosissimo Tallio, come monitorato da ARPA Lazio. Tale contaminazione, inoltre, ha già superato i suoi confini, infatti gli esami dei piezometri nel Parco indicano anche lì un inquinamento elevato.
«ARPA Lazio ha ispezionato 18 pozzi e da questa analisi è risultato un forte inquinamento. – spiega Greggi Giuliano, membro del Comitato – Questa è una delle tante manifestazioni che abbiamo organizzato negli anni, ma se le cose ancora non sono cambiate, è perché dietro ci sono degli interessi grossi. Gli ultimi scandali lo dimostrano (il “sistema Cerroni”, ndr), la lunga mano dell’immondizia è arrivata fin dentro la politica» conclude il signor Greggi.
Come se non bastasse, la Regione Lazio e il Comune di Guidonia Montecelio hanno dato il benestare per un altro mega-impianto per il trattamento dei rifiuti, sempre all’Inviolata, nei pressi della discarica. Anche questo impianto, è nato in modo palesemente illegittimo (assenza di parere paesaggistico, obbligatorio e vincolante nella procedura autorizzativa). «Chiediamo che i lavori di costruzione del sito vengano interrotti» dichiara Greggi Giuliano.
Questa è l’ennesima manifestazione contro la discarica dell’Inviolata, il comitato e i cittadini protestano dal 1986, anno di nascita della discarica, che anno dopo anno si è ampliata sempre di più sotto i loro occhi.
Mentre il CRA e i cittadini scendevano in piazza, all’interno del Comune si è svolta la Conferenza dei Servizi convocata in seguito al grave inquinamento delle acque sottostanti la discarica.
Il motto che ha accompagnato la manifestazione è stato “Chi inquina paga!”, con lo scopo di rilanciare una raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale (si paga in ragione di ciò che si produce).
I cittadini che hanno partecipato alla manifestazione hanno espresso anche il loro malcontento per il fatto che molti concittadini non hanno preso parte alla protesta, un motivo in più per cui le loro richieste non vengono ascoltate. «Si pensa sempre che il problema sia solo degli altri e mai proprio; ecco perché siamo in pochi a manifestare» ha spiegato una signora. «Questi sono “quartieri dormitori” – li ha definiti così un cittadino presente in piazza – la gente lavora a Roma e torna qui solo la sera. Non gli interessa».
In piazza c’erano anche molti giovani, soprattutto liceali, con la voglia di combattere per ottenere un futuro migliore, tanto che durante il corteo. per le strade di Guidonia, hanno sventolato gli striscioni preparati, urlando a gran voce la loro voglia di giustizia.
«Siamo stati sensibilizzati sulla questione dal nostro professore di biologia. È possibile smaltire i rifiuti attraverso metodi secondari, come inceneritori naturali» afferma Gabriele, studente del liceo Majorana di Guidonia.
Quasi al termine della manifestazione alcuni componenti della delegazione che rappresentava i cittadini di Guidonia hanno dato la notizia sulla decisione presa durante la Conferenza dei Servizi: la commissione tecnica ha ritenuto opportuno rinviare il tutto a tre mesi, poiché occorrono ulteriori verifiche dell’area.
Grande delusione tra la gente in piazza, che ha visto ancora una volta le proprie richieste rimandate, ciò vuol dire attendere nuovamente i dati del monitoraggio fornito dai tecnici della società Eco Italia. Inutile dire che i tempi potrebbero andare ben oltre i tre mesi previsti.