Il Chiostro del Bramante a Roma, ospita fino al 6 giugno 2014 una mostra a cura di Véronique Gerard-Powell, interamente dedicata alla bellezza decadente dei capolavori di Sir Lawrence Alma-Tadema, dei pittori dell’800 inglese e di tutte le personalità che hanno mutato radicalmente il gusto borghese dell’ epoca vittoriana. Il percorso espositivo, dedicato ai più noti artisti romantici del tardo XIX, offre al grande pubblico la possibilità di ammirare 50 opere dei padri dell’Aesthetic Movement, provenienti dalla collezione del mecenate messicano Juan Antonio Pérez Sìmon.
Sensualità e piacevolezza animano questa rassegna, incentrata sulla mitologia, il Medioevo e i drammi shakespeariani, ma anche a scene di apparente quotidianità. Marmi lucenti fanno da sfondo a straordinarie ed eleganti figure femminili, dipinte dagli artisti come fossero delle muse o addirittura delle eroine incantatrici di uomini, protagoniste in assoluto della vita quotidiana; figure mitiche, che vanno a simboleggiare una forma di dolcezza cara all’età Vittoriana. Magnifica l’espressione scenografica, che viene rappresentata attraverso un’ideale ambientazione di ricercatezza di particolari, dando vita ad una sorta di visione “romantica” degli artisti. Ne sono magnifici esempi la bellissima “Crenaia”, la ninfa del torrente Dargle di Frederic Leighton, “La nube passa” di Hughes, ma soprattutto il capolavoro di Alma – Tadema “Le rose di Eliogabalo” ispirato dalla Historia Augusta. Sono opere, quelle in mostra che fuggono fin da subito dalla rappresentazione di immagini violente, evidenziando invece una ricerca di soggetti antichi: la visione caratteristica della bellezza femminile e la descrizione degli interni ricchi di particolari, mostra un’espressione armonica e suggestiva, che rivela l’essenza della bellezza più vera. Insomma, grandi opere mescolate a un’astrattezza sognante, piene di riferimenti archeologici, i quali evidenziano da subito un forte legame con quella realtà antica, sognata e ardentemente desiderata.
Una mostra decisamente sentimentale dove l’opera di questi artisti viene rivestita da uno sguardo gioioso e, allo stesso tempo, nostalgico. Nature lussureggianti e palazzi sontuosi fanno da sfondo a figure sublimi e sensuali, tutte incentrate sulla “devozione della bellezza”.
Roma, 22 marzo