Roma, 9 marzo – Dall’11 al 16 marzo al teatro dell’Orologio (via dei Filippini 17a), va in scena l’Intruso, spettacolo prodotto da Rapsodie in collaborazione con Teatroavista. Scritto e interpretato da Davide Tassi, con la regia di Francesca Rizzi, il monologo supera la quarta parete spingendo lo spettatore a identificarsi nel ruolo di giudice della vita del personaggio fino a decidere se considerarlo colpevole o innocente. Attraverso le immagini di un’infanzia mai vissuta e di una vita condotta ai margini di una società intrisa di un finto perbenismo, il protagonista si misura con le proprie angosce e frustrazioni, mostra i lati oscuri della propria esistenza e sfida lo spettatore a fare i conti con la società dell’apparenza, a comprendere come niente è ciò che sembra. I colleghi d’ufficio, osservati con maniacale accuratezza, mostrano i segni di una società intrisa di stereotipi in un costante equilibrio tra realtà e follia: dai volti “gioiosi e sorridenti” delle vittime dell’ipocrisia, passando per le puttane con contratto a tempo indeterminato, fino ad arrivare agli “uomini guida”, la setta del potere che decide le nostre vite. E noi che c’entriamo? Possiamo definirci del tutto estranei? Forse, di fronte a chi ha compiuto l’atto eroico dell’auto-rivelazione, a noi resta solo quello della scelta.
Davide Tassi, si affaccia al teatro d’autore con “Porco di Min- Civitavecchia 43” con cui vince il premio della Regione Lazio come opera di importante valore storico e culturale e che entra nelle scuole come testo di approfondimento sui fatti meno noti della seconda guerra. Con Giulio Valentini, scrive e interpreta “Come la pioggia cade ridendo” un testo sul cibo e sulla natura che vince il premio Roma Natura 2010. Prosegue nel teatro di narrazione con Squame, un divertente spettacolo di musica e teatro sul viaggiatore zaino in spalla, accompagnato dai musicisti Paolo Pallante e Luciano Bevilacqua. Scrive per se stesso e per altri attori diversi corti teatrali e lavora con compagnie di spettacolo e con vari registi (Giancarlo Fares, Tenerezza Fattore, etc.) fino ad arrivare all’incontro con Francesca Rizzi con cui decide di misurarsi in una prova d’attore, con una scrittura ricercata e un personaggio complesso che a tratti ricorda le Memorie del sottosuolo di Dostoevskij e che sicuramente non può lasciare indifferenti.
Teatro dell’Orologio
Via dei Filippini 17a
Ingresso: 12 euro/ 10 euro ridotto
Orari: martedì/sabato ore 21.00, domenica ore 17.45
Info 066875550