17, Marzo – L’UE boccia la candidatura di Berlusconi alle europee. Il vicepresidente della Commissione Europea Viviane Reading al riguardo è stata molto chiara: “Non entro in questioni di livello nazionale, ma la normativa europea è molto chiara su questo”. Insomma, a Bruxelles un condannato in via definitiva per frode fiscale non è il benvenuto.
Eppure l’ex senatore non demorde e annuncia una sua nuova discesa in campo, in quelle cinque circoscrizioni che sempre hanno risposto presente quali feudi inespugnabili di tutte le sue campagne elettorali. Exploit tra i 600 e 700 mila voti, tra l’altro, spesso ago della bilancia dei prodigiosi recuperi per la lotta alla presidenza.
Quindi, se anche l’Europa non sembra gradire la figura di Berlusconi tra i possibili eletti, il leader di Forza Italia è pronto come non mai a lanciare il guanto di sfida alle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo, aprendo la campagna elettorale in tutte le liste che lo hanno visto sempre sbaragliare la concorrenza.
“Il nostro leader aprirà le liste di Forza Italia in tutte e cinque le circoscrizioni italiane. Volerlo impedire equivale a truccare il risultato elettorale, è un broglio preventivo, una sofisticazione alimentare del pane democratico. Secondo il partito, il Cavaliere “è un gran bene per tutti se Berlusconi rientrerà come parlamentare nelle istituzioni europee, da statista qual è. È interesse di tutti che concorra nella pienezza dei suoi diritti politici. Anche ad Angela Merkel. Ci rifletta il presidente della Repubblica” riporta la nota politica dello staff di Forza Italia sul Mattinale.
Il ripensamento a cui rimanda la nota di cui sopra si riferisce, nello specifico, alla richiesta della grazia che i sostenitori auspicano Berlusconi possa ricevere dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, rispondendo positivamente alla raccolta firme del 16 marzo di Daniela Santanchè. Un appello che avrà come termine ultimo il 10 Aprile, giorno in cui si deciderà se Silvio Berlusconi dovrà scontare la pena ai domiciliari oppure ai servizi sociali.
Iniziativa, quella della raccolta firme, che a Berlusconi sembra però non essere piaciuta, che poco ha apprezzato, per usare un eufemismo, l’intraprendenza della “pitonessa”.
Il suo essere in disaccordo con più della metà del partito, secondo alcune ricostruzioni riportate dai giornali, infatti, non l’ha resa di certo il personaggio ideale: per un compito così delicato quanto importante per il proseguo della sua carriera politica, secondo i rumors, il Cavaliere avrebbe preferito di gran lunga che ad occuparsene fosse stato uno dei suoi Club.
Tra l’altro la Santanchè non ha di certo nascosto una certa ostilità verso Giorgio Napolitano, a dimostrazione che la probabilità che l’ex senatore non l’abbia mandata giù corrisponda al vero e non sia solo un’invenzione dei giornali.
Una storia che sicuramente produrrà delle conseguenze all’interno dei rapporti già tesi tra La Santanchè e i maggiori esponenti del partito che male digeriscono un certo modo di fare, quando già domani verranno rese note dalla Cassazione le conseguenze sulle pene accessorie circa l’interdizione dai pubblici uffici del senatore decaduto.
Un interdetto, incandidabile, ineleggibile Berlusconi
19 Marzo 2014 @ 11:47
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