Roma, 17 marzo – Tra gli atleti che parteciperanno alla Maratona di Roma del prossimo 23 marzo ce ne sarà uno particolare. Si tratta di Livaldo Cheva Francisco, un operaio che lavora nel centro di accoglienza e formazione per bambine orfane O Viveiro, a Chitima, in Mozambico. Pittore, assistente muratore e responsabile, da poco tempo, delle vendite e della gestione del mulino del centro, Livaldo ha sempre avuto una passione per la corsa. Correva, da bambino, per andare a scuola. Quando è morto il papà aveva 15 anni, ha dovuto smettere di studiare ed ha iniziato a lavorare, per mantenere la mamma ed i fratelli, purtroppo tutti scomparsi.
Adesso Livaldo ha 36 anni, è sposato, ha 3 bambini ed accoglie nella sua casa anche i 3 bambini di uno dei suoi fratelli. L’allenamento costante e la sua tenacia lo hanno portato a partecipare, grazie all’aiuto di O Viveiro Onlus, alla Maratona di Roma, edizione 2013. E’ stato il primo mozambicano a partecipare ad una maratona. Per lui è stata un’esperienza unica, incredibile: usciva per la prima volta da Chitima e il giorno della gara si è ritrovato – lui che non è un atleta professionista – a partire in prima linea, con i “top runners”. L’inesperienza, l’emozione, il fatto di non volersi staccare dai primi, gli hanno fatto dimenticare consigli e raccomandazioni. Durante il percorso non ha mai bevuto e, quindi, al 35° km, completamente disidratato, ha iniziato a barcollare. E’ stato soccorso dalla Croce Rossa ed ha finito così la sua gara, purtroppo senza tagliare il traguardo, senza medaglia.
Tornato in Mozambico, ha iniziato a coinvolgere i bambini ed i ragazzi dei villaggi, portandoli a correre con lui. Poi, con l’aiuto di Mattia Di Masi (suo primo “allenatore” ed amico, podista dell’Associazione Naturalmente Castelnuovo) ha costruito una pista di 200m, nel Centro O Viveiro, per accogliere anche i più piccoli. Il suo sogno, che si sta a poco a poco realizzando, è di costituire una scuola di atletica a Chitima, affinché tanti bambini e ragazzi possano avere, come lui, un’occasione.
Quest’anno, in occasione della prossima Maratona di Roma, Livaldo vorrebbe avere una seconda opportunità. Se riuscirà a tagliare il traguardo e se riuscirà a farlo tra i primi 200, probabilmente la sua scuola di atletica potrà ricevere un sostegno e diventare una realtà. Grazie al totale supporto di O Viveiro, di DHL che contribuirà alle spese di viaggio e alla preparazione di Massimiliano Monteforte, promotore del progetto Purosangue, per lo sport “pulito” senza doping, la scuola di atletica a Chitima avrà maggiori chances di realizzarsi.