Roma, 13 marzo – E’ la crescita il tema dell’annuale incontro del Corriere –economia, sponsorizzato da JPMorgan e tenutosi martedì scorso a Palazzo Taverna. A discuterne Bernabò Bocca (presidente FederAlberghi), Giuliano Noci (Prorettore del Politecnico di Milano), Maria Pia Toschi (Market Strategist di JP Morgan) e Stefano Zapponini (vice presidente nazionale della piccola industria-Confindustria). A finire nel mirino gli investimenti e i livelli pre e post crisi dell’Europa, ma soprattutto la situazione italiana.
Per Bocca, l’esempio da seguire con decisione è quello della Spagna, capace di fare le riforme richieste e ripagare i debiti. Fisco, costo del lavoro e costo dell’energia sono le assi sulle quali bisogna puntare, visto che un investitore “misura un Paese dall’interesse”. In effetti secondo il senatore, dal momento che le banche europee ricevono quegli stessi esponenti dei fondi internazionali che prima sceglievano i Paesi del BRIC per investire, è necessario superare l’idea che vendere sia di per sé negativo.
Su questo interviene Noci, per il quale il problema risiede piuttosto nel brand-Italia: la questione non è lo stock di debito ma la “capacità di ritorno” di questo debito: “l’Italia può ripartire se anche l’Italia nel suo complesso cambia”. Il nostro Paese “non si sa vendere, non è digitalizzato e non riesce a ragionare su una larga scala, organizzata e ramificata a livello globale”, questa l’impietosa analisi. Le ricette per la missione crescita 2014 sono: una capacità di marketing da creare o approfondire, una digitalizzazione delle start up e l’inserimento di personale giovane nelle aziende.
Zapponini invita invece a guardare ciò che già c’è: per esempio la proposta Bassanini per sbloccare i debiti alla Pubblica Amministrazione e propone di “cambiare la macchina operativa dello stato”. L’auspicio per il 2014 è di crescere attraverso una visione dell’architettura dello stato che è imprescindibile. Il governo “deve dirci qual è l’Italia dei prossimi cinquant’anni”.
26 Marzo 2014 @ 23:08
spero di vedere una ripresa economica veloce