Roma, 2 marzo – Una ragazza romena di 20 anni è stata arrestata insieme con i suoi complici perché, dopo essersi finta accompagnatrice, seduceva i clienti e poi, dopo averli narcotizzati, li derubava. A scoprirlo dopo un’accurata indagine, partita nel dicembre 2013, i Carabinieri della Stazione di Sacrofano. A far partire il tutto la denuncia di un pensionato, che ha contattato tramite annuncio su internet una ragazza che si proponeva come accompagnatrice. L’uomo, secondo quanto raccontato agli agenti dell’Arma, l’ha invitata a una cena a casa sua e proprio durante questa è avvenuta la rapina: dopo aver bevuto del vino versatogli dalla ragazza, ha accusato un forte mal di testa ed è caduto in un sonno profondo. Al risveglio la mattina la scoperta: Non solo 700 euro in contante portati via, ma anche oro e i preziosi posseduti, la pistola regolarmente detenuta, lo smartphone, il tablet e l’autovettura.
L’auto è stata recuperata dai Carabinieri qualche giorno dopo lungo la via Flaminia all’altezza di Prima Porta e in poco tempo si è risaliti ai colpevoli. La ragazza è stata identificata anche grazie alle impronte lasciate sui bicchieri di vino. Ad aiutarla nell’impresa due coetanei, anch’essi di origine romena, che l’hanno accompagnata a casa del cliente e poi l’hanno recuperata con il bottino. Entrambi erano già stati fermati a gennaio sempre dai Carabinieri di Sacrofano, che li avevano rintracciati nel quartiere romano di Tor Bella Monaca, mentre sulla ragazza, che aveva fatto perdere le proprie tracce, pendeva un decreto di fermo emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Tivoli che ha coordinato tutta l’attività di indagine. Ieri pomeriggio, grazie all’azione dei Carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia Roma Monte Sacro, la fine della fuga. La ventenne è stata scoperta durante un controllo di routine in via Tiburtina. Si indaga ora se vi siano stati altri episodi analoghi nella Capitale e non solo, che potrebbero aggravare la posizione della banda.