Roma, 13 marzo 2014 – Nonostante i ripetuti divieti gli abitanti di Roma Nord hanno continuato a usare l’acqua all’arsenico almeno per lavarsi.
I cittadini esasperati hanno deciso di violare l’ordinanza, anche perché sembra che il disagio non sarà risolto prima di dieci mesi.
La maggior parte dei residenti nelle zone indicate dall’ordinanza si rifornisce nei sette serbatoi messi a disposizione, ma solo per l’acqua da bere. Ma, ribadisce Daniele Gamberale, direttore del dipartimento prevenzione dell’Asl Roma E, anche l’uso per la pulizia personale è altamente sconsigliato in quanto potrebbe causare infezioni alla pelle.
La situazione è molto più complicata di quello che sembra, in quanto oltre all’arsenico è stata riscontrata la presenza di inquinati biologici.
Quindi fino a quando non sarà eliminata la contaminazione batteriologica i rischi rimangono, anche perché, ribadisce Gamberale, questi microorganismi patogeni sono estremamente dannosi per la pelle in quanto non dovrebbero stare nell’acqua.
Perciò il lavarsi ripetutamente con acqua contaminata provoca dermatiti irritative anche per chi non è già affetto da specifiche patologie cutanee.