Criticità nel settore sicurezza, la chiusura di ulteriori caserme dei Carabinieri, Polizia ferroviaria e polizia postale porterebbe ad un accumulo di compiti e competenze che graverebbe sulla Polizia Locale. L’annuncio-denuncia parte dal SULPL ( Sindacato unitario lavoratori polizia Locale) il quale sottolinea la necessità di una riforma tempestiva di settore in grado di permettere al corpo di sostenere il maggior carico di lavoro.
Sarebbe infatti prevista solo nel Lazio la chiusura di 3 commissariati da Colleferro a Frascati sino a Genzano e Alessandro Marchetti, Segretario regionale Sulpl Lazio e funzionario della Polizia Locale di Roma, spiega come riportato dal quotidiano “RomaToday” che: “Chiuderà il Reparto di intervento della Stradale di Roma e il posto di Polizia ferroviaria a Trastevere e Viterbo. Senza contare che con la chiusura della Squadra di Polizia a cavallo a Ostia diminuirà il controllo nella già martoriata pineta. A Latina e Viterbo chiude la sezione di polizia postale e spariscono le squadre nautiche di Latina, Anzio, Civitavecchia e Fiumicino. In svariati Comuni, come Frascati e Genzano, anche per la contemporanea presenza dei commissariati”, sino al paradosso: “I Sindaci per motivi ideologici non hanno voluto armare i poliziotti locali e in alcuni casi gli Agenti si sono dovuti comprare persino le manette di tasca loro, ora il Governo con cosa pensa si possa mantenere la sicurezza urbana? La riforma della Polizia Locale non è più rinviabile e non perchè la vogliono i poliziotti locali, ma perchè altrimenti i Comuni rischiano di diventare la terra di nessuno”.
Ad intervenire anche il Segretario Generale SULPL, Claudio Mascella ufficiale della Polizia Locale di Genova il quale ne fa’ un problema burocratico:
“Il Parlamento però non concede di liberarsi dai laccioli burocratici che impediscono di poter assumere o di poter avere garanzie come lavoratori a rischio”. Una necessità questa che investe a macchia d’olio tutto il paese e di cui il SULPL si rende portavoce sino all’Emilia Romagna dove a parlare è anche qui il Segretario Vicario Assirelli: “Alla rinuncia dello Stato nelle attività di controllo della prossimità, deve corrispondere una legge che consenta alla Polizia Locale di sopperire ad un ruolo allargato o è certo che la sicurezza in Italia rischia di affondare come la nave Costa Concordia. Siamo sicuri che il Capitano Renzi non farà come Schettino e conduca invece in porto contemporaneamente anche la legge di riforma delle Polizie Locali. Ma non si perda troppo tempo a fare troppi inchini, perché c’è sempre uno scoglio in agguato.”