Dopo una serie infinita di episodi da Tor Sapienza a Prenestino, dal Parco Somaini a Casal Bertone, la questione rom giunge ai vertici del Campidoglio. Sabato scorso si è infatti realizzato un incontro- seminario “La città di Roma e i rom. Nuove politiche possibili” tra l’Associazione 21 Luglio –organizzazione che lotta contro i campi nomadi’- e il Sindaco Marino.
Il merito di tale seminario è senz’altro stato quello di fare il punto sui rom a Roma e sulle loro condizioni dal 1994 a oggi.
L’Associazione 21 Luglio, considera i campi rom alienanti e, considera altresì la condizione subita dai rom stessi una ghettizzazione che viola i diritti umani e alimenta stereotipi negativi dentro e fuori.
L’iniziativa è stata promossa dal consigliere della Lista civica Marino Riccardo Magi, con la partecipazione del vicesindaco Luigi Nieri, il Comandante della Polizia Municipale di Roma Capitale Raffaele Clemente, la Presidente della Commissione Politiche Sociali Erica Battaglia e le autorità capitoline competenti.
Il presidente dell’Associazione 21 Luglio Carlo Stasolla, ha fatto proposte cui si sono aggiunte coralmente idee anche da parte del mondo delle onlus e della ricerca. In effetti, dal 3 al 5 aprile prossimo a Roma, l‘Associazione 21 luglio organizzerà il Convegno nazionale “ITALIA ROMANÌ“, convegno la cui iniziativa è rivolta a esperti, ricercatori, professionisti, studenti e chiunque voglia approfondire il tema delle politiche rivolte a rom e sinti in Italia. L’associazione intende quindi dare un contributo sostanziale all’attività della Giunta capitolina con proposte e spunti che diano il braccio esecutivo alla loro volontà di svolta.
La via da percorrere sembra allora quella dell’integrazione e dell’inclusione sociale nel rispetto dei diritti di tutti e della legalità, nel solco dell’appartenenza all’Unione europea e dell’adesione alla Carta dei diritti.
Soddisfatto il Sindaco Marino ha dichiarato a margine “E’ stato un incontro molto utile e concreto basato su un dialogo aperto e, soprattutto, propositivo”.
Intanto il web sembra però un po’ meno ricettivo visto il dilagare pur virtuale di un odio razziale che non conosce freno.Sulla pagina Facebook di Cinque Quotidiano sono a esempio decine i commenti di vero e proprio odio contro le comunità rom. Commenti che incitano alla violenza, o alla cacciata dalla città.
Il primo step forse dovrebbe allora poggiare sulla diffusione del significato di civiltà e cittadinanza, una civitas che si contrapponga alla rusticitas, distinguendosi per il passo di regole comuni imprescindibili e cogenti.
Roma, 24 marzo
Marino: via il termine 'nomade' | NewsGO
9 Aprile 2014 @ 14:44
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