Roma, 3 marzo – Rudi Garcia dalla parte di Daniele De Rossi. Non c’erano dubbi su questo, visto che il tecnico francese è parso subito persona schietta quanto decisamente pronta a difendere il gruppo, in ogni circostanza. E lo fa anche dopo le polemiche sulla “manata” (perché di questo si tratta, non di pugno), nei confronti di Icardi durante l’ultima sfida contro l’Inter e che pare sia costata intanto la convocazione in Nazionale di Prandelli e, forse anche tre giornate di squalifica: “Non ho sentito dire da Prandelli che non l’ha convocato per il codice etico, forse è per scelta tecnica. Ci sono cose non mi sono piaciute dopo Roma-Inter, la tv non mostra tutto. E’ successo qualcosa che ha fatto in modo che Daniele rispondesse in quel modo. Fare entrare la tv nel calcio è difficile, soprattutto per le cose importanti, gol fantasma, fallo in area o meno, rigore o non rigore. E’ successo anche nella finale del Mondiale. La tv non vede tutto, dall’inizio della stagione ci sono stati errori contro di noi, e noi siamo stati le vittime. Mi aspetto che non ci siano due pesi due misure”, dice a margine della premiazione delle panchine d’oro.
Poi Garcia risponde anche a chi ha visto nella visita ieri sera in tribuna a vedere il PSG di Miralem Pjanic (con lui anche Benatia): “Loro hanno visto un classico in Francia, era una buona idea andare a vedere quella partita. Miralem poi è andato con la Bosnia”. E smonta ogni ipotesi di cessione, anzi: “Penso che la prossima notizia per Pjanic sia quello di vedere il suo contratto con la Roma molto più lungo”.
Polemiche, gioie, tante chiacchiere. Il calcio italiano è un eccesso in tutti i sensi, ma il tecnico giallorosso dice la sua: “C’è tanta passione , sicuramente. Già l’ho detto scorsa settimana, mi piacerebbe parlare più di calcio, di bel gioco, di giocatori forti. Noi abbiamo la fortuna di avere tante squadre forti e giocatori molto forti, ma si parla più di arbitri e di curve chiuse. Per me è un campionato ottimo, sarebbe bello vedere tutte le infrastrutture di qualità superiore. Speriamo che tra due anni avremo lo stadio nuovo per la Roma, e così penso che la Serie A possa andare avanti e tenere la posizione alta nel mondo”.
Mentre sulla sua Roma, ora a +11 e forse ormai tagliata fuori dalla corsa scudetto, evita già di parlare della prossima stagione e della futura Champions da giocare con una rosa molto più competitiva: “La strada è ancora lunga per parlare del prossimo anno. Il progetto della Roma è ambizioso, uno dei migliori in Italia, vogliono rendere la Roma uno dei più grandi club. Roma non è stata costruita in un giorno, così si dice in Francia, ora la Roma è un progetto a lungo termine. Lavoreremo con Pallotta e Sabatini, Walter sarà con noi per tanti anni ancora. Per il momento siamo concentrati per andare avanti in questa stagione e raggiungere l’Europa quest’anno, e in particolare la Champions”.