Roma 8 marzo – Polemiche e indignazione per quei panini raffermi, senza data di confezionamento e ripieni di formaggio verdastro, dati a mensa, ai bambini della Scuola Sorelle Tetrazzini, proprio quando le cuoche della mensa stavano scioperando; genitori allarmati per il cibo che viene servito nelle mense scolastiche ai loro figli e politici decisi a chiarire la situazione, perché con la salute dei bambini non si scherza ed è vietato avere certe disattenzioni.
La questione si è ripetuta in tre scuole di Roma, per questo ha deciso di intervenire l’Assessore capitolino Alessandra Cattoi, che ha affermato: “Si tratta comunque di episodi isolati rispetto alla grande quantità di pasti sostitutivi somministrati più di 100.000 per circa 600 scuole, il giorno dello sciopero. La ristorazione scolastica romana è un servizio d’eccellenza, oggetto di continui controlli effettuati al fine di garantire la qualità e la freschezza dei pasti, perché abbiamo particolarmente a cuore la salute e il benessere delle bambine e dei bambini. Voglio condividere questo impegno con le famiglie e quindi invito i genitori ad aiutarci, continuando a segnalare eventuali carenze o disservizi che riscontrano”. Ha poi fatto sapere di aver già avviato un indagine per verificare di chi sia la responsabilità e applicare le sanzioni previste.
Il giorno in cui è scoppiato il caso la rabbia dei genitori è arrivata fino a Piazza Sempione, tanto che i capogruppi di Alleanza Nazionale e di Nuovo Centro Destra, Filini e Bonelli, dopo essersi recati nella scuola, hanno affermato: “L’episodio è molto grave e chiederemo subito al Presidente del Municipio e all’Assessore alla Scuola di chiarire immediatamente”.
Il diritto allo sciopero non può penalizzare la qualità del servizio”, ha sottolineato il presidente del Consiglio del Municipio III, Riccardo Corbucci, dopo la visita alla scuola del Nuovo Salario. “Alla Cascina, responsabile delle mense, chiediamo una immediata verifica sulla qualità dei panini serviti in questi due giorni”. Inoltre verrà chiesto un miglioramento dei controlli di qualità del servizio mensa, chiedendo al contempo alla Cascina di comunicare per tempo altri disservizi.