Per il bilancio 2014 una delle soluzioni per fare cassa è il possibile aumento della tassa di soggiorno negli alberghi. L’Assemblea capitolina da martedì 18 marzo, sta affrontando il tema “Misure per il contenimento della spesa di Roma Capitale”. Così da un lato i cittadini possono inviare proposte, suggerimenti e documenti all’indirizzo di posta elettronica del Comune, dall’altro il piano è un iter empirico di spending review.
In Campidoglio si stanno svolgendo delle simulazioni per verificare l’entrata ipotetica che deriverebbe dalla tassazione maggiorata ai turisti e la cosa aggrada le povere casse capitoline: i ricavi di una tale manovra sembra si possano aggirare in un range tra i 40 e gli 80 milioni. Fino ad oggi la tassa è stata di tre euro. Per il momento, l’aumento potrebbe variare da 0,50 centesimi fino a tre euro. La tassa sarà modulata in base al numero esatto di stelle degli alberghi. Ignazio Marino tasserà i turisti che vorranno soggiornare nella Capitale.
La tassa di soggiorno è stata discussa durante la riunione della ‘giunta informale’ in Campidoglio, dove sono state mostrate diverse simulazioni dell’incremento dell’imposta. L’unica regola, per ora, di riferimento è quella secondo cui maggiore sarà il numero di stelle, maggiore sarà il contributo da versare. Per gli hotel 5 stelle, si pensa comunque ad una cifra inferiore ai 10 euro, per non penalizzare troppo il mercato del turismo.
Il Comune con il piano di rientro cerca di costruire un modello innovativo di gestione delle aziende e del patrimonio comunale, Marino si dice convinto che la Capitale riemergerà attraverso le mosse della nuova cabina di regia.
Roma, 31 marzo