Sfrattato per tre euro di morosità, questa la cifra che mancava alla scadenza dell’affitto. Protagonista un artigiano edile di Lugo, in provincia di Ravenna, Claudio T. è un 53enne sposato con due figli.
La storia nasce quando Claudio nel novembre 2011 stipula un contratto di affitto per un appartamento pagando un canone annuale di 6mila euro. Tutto procede bene, fino al giorno in cui Claudio, di professione imbianchino, ha avuto problemi con il lavoro, di conseguenza problemi economici, e da Ottobre 2013 non riesce a pagare l’affitto. Dopo aver mancato quattro rate, il 28 gennaio il proprietario di casa, attraverso un avvocato, ha intimato lo sfratto all’uomo, alla moglie e ai due figli.
Dopo l’intimazione da parte del padrone di casa, Claudio era riuscito a racimolare la somma di 1.938 euro, ha effettuato quindi un bonifico presso Unicredit, non calcolando però le spese di commissione trattenute dalla banca pari a tre euro. L’inflessibile giudice onorario, su richiesta del locatore, ha quindi convalidato lo sfratto “dando atto che il conduttore ha corrisposto l’importo di 1.935 euro, rimanendo moroso di euro tre, oltre alle spese”.
Roma, 28 marzo