Alessandro Trotta, uomo di 39 anni, si uccide per amore lanciandosi dal balcone, dopo aver lanciato fuori dallo stesso vestiti e oggetti e addirittura mobili. E’ successo in via dei Giornalisti nella mattinata del 27 marzo.
I vicini hanno cominciato a sentire urla e frasi sconnesse, come riporta un vicino: «Ho sentito delle grida ed ho visto quell’uomo che gridava frasi sconnesse diceva che era colpa dell’amianto e che voleva parlare con Papa Francesco intanto gettava in strada tutto l’arredo dell’abitazione, mobili, fotografie incorniciate, i piatti e il televisore. In pochi minuti sul manto stradale si è formato un cumulo di roba impressionante e alcune auto sono state danneggiate dagli oggetti che quell’uomo gettava dalla finestra».
Gli agenti del commissariato di Prati sono prontamente intervenuti cercando di far calmare il 39enne, il quale continuava a farneticare fino a quando non ha aperto il balcone e si è lanciato verso il vuoto. Inutili i soccorsi, il Trotta non ce l’ha fatta, troppo gravi le contusioni ricevute. Alla fine si è arrivati alla conclusione che il suo gesto è stato dovuto ad un crisi sentimentale, ma sono tuttora in corso le indagini. Nella giornata di domani si effettuerò l’autopsia sul corpo di Alessandro. Una nota arriva per il ritardo dei soccorsi, come sottolineato da alcuni residente: «Quell’uomo per quasi due ore ha dato in escandescenze. Forse era possibile mettere sotto la finestra un telone gonfiabile e cercare in questo modo di salvargli la vita».
Roma, 27 marzo