Finalmente anche in Italia, nella Roma Capitale, è arrivato il giusto riconoscimento artistico alla Street Art, si è giunti a quella consapevolezza nelle amministrazioni (come già accade a Londra e a Berlino) in merito all’arte di strada. La Street Art è una forma d’arte che fonda le sue radici nella Pop Art e nel Graffitismo, che si manifesta in luoghi pubblici, considerata illegale e spesso indecorosa, esprimendosi, con opere e pitture caratterizzate dalla forte creatività e originalità, in una tensione costante verso la comunicazione di massa e la partecipazione del pubblico.
Ci è voluto del tempo, ma anche a Roma si inizia a pensare alla riqualificazione del territorio e soprattutto agli angoli degradati delle città, valorizzando così le zone periferiche, grazie alla creatività di quegli artisti che da sempre hanno avuto la passione per l’arte e per i fenomeni d’avanguardia. E’ quello che sta accadendo nelle aree periferiche della capitale, soprattutto nel quartiere Ostiense.
La Street art, promossa a Roma dall’Associazione 999Contemporary di Stefano Antonelli e Francesca Mezzano, nella giornata di ieri, 24 marzo, è stata protagonista di una Commissione Congiunta tenutasi in Campidoglio, oggetto dell’incontro, la realizzazione di un “regolamento della Street Art”, come proposto anche dal Municipio VIII.
Con questo Regolamento sulla Street Art il Campidoglio provvederà una volta per tutte a legalizzare e valorizzare l’arte di strada romana: dopo il protocollo dell’Urban Act del 2010 che consegnava 31 muri della città (Portuense, Gianicolense, via Angelo Emo, viale Falcone e Borsellino, stazione metro Monti Tiburtini) al disegno dei writers, questa volta il Comune pensa a una vera e propria delibera per arginare il fenomeno del vandalismo e fissare le regole di una forma espressiva sempre più diffusa anche nella Roma Capitale. Secondo il presidente della Commissione Cultura, Michela Di Biase, sarà “Importante lavorare su due percorsi: da una parte valorizzare la Street art come forma d’ arte contemporanea e, inoltre, inserirla in percorsi formativi scolastici”.
Un Regolamento, questo, che ha permesso di sottrarre alla clandestinità l’arte del writer, in qualche modo istituzionalizzandola, infatti, come prosegue la De Biase “Un progetto che può portare anche alla riqualificazione delle periferie mettendo ovviamente dei paletti come amministrazione affinché questa ‘ idea’ non si trasformi in una libertà di scrivere sui muri senza regole. E’ quindi a questo che mira la creazione di un regolamento”. Lo stesso parere anche per il Presidente della Commissione Scuola Valeria Baglio, che approfondisce il discorso inerente il regolamento. “Si tratta di un lavoro che punta alla valorizzazione della Street art per trasformarla in una nuova opportunità coinvolgendo le scuole con progetti extrascolastici, oltre a delegare ai municipi il compito di individuare i luoghi da coinvolgere”.
Proprio dal Gruppo PD del Municipio VIII, l’ Ente di prossimità che ha lanciato la Street art, è stata espressa grande soddisfazione. In concreto, la proposta del PD municipale nasce dal desiderio di voler “proporre una serie di incontri inclusivi di associazioni che lavorano sul tema, sia nel nostro territorio sia su tutta Roma. Speriamo che il lavoro delle Commissioni continui a dare risposte, valorizzando il lavoro dei territori, come sta avvenendo per l’ VIII Municipio. Una guida sulla Street Art, come da noi richiesto, puó essere volano per le nuove forme di cultura che si muovono nella nostra città”.
Roma, 25 marzo