Roma, 16 Marzo – Maschio, età media 44 anni, vive di rendita e risiede nel centro Italia. Secondo uno studio di Bankitalia, è questo il ritratto dell’evasore fiscale italiano, allergico nel mantenere rapporti trasparenti con il fisco, anche a dispetto dei milioni di contribuenti che le tasse le pagano fino all’ultimo centesimo.
In base da quanto emerge tra una collaborazione tra la Sogei e Bankitalia, infatti, la tendenza nel nostro paese nell’eludere il pagamento delle tasse si attesta al 13,5 % in termini di Imposta sulle persone fisiche o, detta in altri termini, Irpef.
Secondo i dati di Bankitalia, il reddito pro-capite di chi vive di rendita è pari a circa 21286 euro, appena 3462, invece, per la Sogei, l’anagrafe tributaria: il conto dell’evasione, facendo una semplice sottrazione, si attesta quindi a 17824 euro sottratti al Fisco, con un’evasione complessiva pari all’83,7%.
Subito dopo i “Rendisti“, cioè coloro che vivono di rendita, tra i maggiori evasori fiscali, secondo lo studio, ci sono gli imprenditori e i lavoratori autonomi, con una propensione all’evasione fiscale del 56,3% e 15522 euro di tasse non corrisposte pro-capite.
Gli unici a non evadere, al contrario, in quanto impossibilitati a farlo in quanto la tassazione avviene a monte, sono al contrario i lavoratori dipendenti e i pensionati.