Taxi e NCC in protesta contro l’abusivismo e l’illegalità

Taxi e NCC in protesta contro l’abusivismo e l’illegalità. E’ successo questa mattina a Roma, a piazza Madonna di Loreto nei pressi di Piazza Venezia.

In piazza diverse sigle sindacali: Unica Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Federtaxi Cisal e ATI taxi, e striscioni di protesta come “Roma capitale…dell’abusivismo”.

“Il Comune ci aiuti e ci incontri oggi, sennò parte una class action”, chiede Marco Morana, coordinatore regionale Unica Filt Cgil, “A Roma ci sono oltre 13mila licenze di noleggio con conducente che arrivano da altri comuni o province a fronte delle 1.025 riconosciute dal Comune di Roma” spiega ancora Morana.
In piazza insieme i tassisti, anche gli NCC regolari, che protestano contro i colleghi che arrivano a Roma da fuori per esercitare il servizio che va contro il loro statuto.

Poi l’incontro in Campidoglio tra una delegazione di tassisti e l’assessore alla Mobilità Guido Improta, il comandante della Polizia locale Raffaele Clemente, e il vicecapo di Gabinetto del sindaco con delega alla Sicurezza, Rossella Matarazzo.
“L’incontro è stato positivo ma lo stato di agitazione rimane. Dalle parole dobbiamo passare ai fatti”, commenta Natale Di Giacobbe, coordinatore nazionale di Unica taxi Cgil, e spiega:
“Oltre agli aeroporti, l’abusivismo dilaga in tutta la Capitale fuori dai grandi alberghi e dalle stazioni, in particolare Termini. È una guerra quotidiana contro taxi che circolano con licenze di altri comuni o regioni, automobili che circolano con autorizzazioni che non sono relative al servizio taxi, taxi senza titoli né garanzie”.

Più soddisfatto Claudio Fagotti di ATI taxi, che parla delle novità emerse durante l’incontro: “Per ora un gabbiotto fisso dei vigili alla stazione Termini contro gli irregolari e nelle prossime settimane una delibera mirata contro l’abusivismo e una task force congiunta per l’aeroporto di Fiumicino”.
Il sindaco Ignazio Marino ha commentato su Radio Radio, ribadendo che serve tolleranza zero contro gli abusivi, annunciando l’arrivo di aree Ztl negli aeroporti della Capitale, in modo tale da individuare più facilmente chi esercita illegalmente la professione.

Roma, 21 marzo


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