Roma, 9 marzo – È stata inaugurata ieri presso la Spoke Art Gallery di San Francisco la mostra “In Deams”, che rende omaggio al talento visionario di David Lynch. Nel corso di una lunga carriera iniziata negli anni ’60, il regista statunitense ha saputo dare vita nelle sue pellicole ad un universo personalissimo che ha fatto scuola e che non smette di affascinare. A lui si devono opere di grande impatto come il doloroso The Elephant Man, il colossal di fantascienza Dune (dal romanzo di Frank Herbert), il noir psicotico Velluto Blu (Blue Velvet), il sommesso Una storia vera (The Straight Story), l’indecifrabile Mulholland Drive. Ma ciò che più lo ha reso noto al grande pubblico segnando in modo profondo l’immaginario collettivo sono state senza dubbio le atmosfere cupe e oniriche di Twin Peaks, la serie televisiva di culto che all’inizio degli anni novanta ha fatto appassionare milioni di telespettatori al misterioso caso di Laura Palmer.
Il suo ultimo film, Inland Empire – L’impero della mente, tra i meno commestibili, è stato presentato fuori concorso alla 63° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, in occasione della quale il regista è stato premiato con il Leone d’oro alla carriera. Nel frattempo ha lavorato a diversi cortometraggi – l’ultimo, Lady Blue Shanghai, commissionato da Dior ed interpretato dalla bravissima Marion Cottilard – e si è cimentato in due prove musicali interamente a suo nome, Crazy Clown Time nel 2011 e The Big Dream nel 2013.
Secondo indiscrezioni che circolano già dallo scorso anno Lynch starebbe ora lavorando al suo prossimo film, di cui ancora sappiamo poco e di cui forse poco sapremo anche dopo averlo visto; ma lo amiamo anche per questo. Molti gli artisti che hanno offerto il loro contributo in questa mostra a lui dedicata e numerosissime le opere esposte. In questa breve gallery ve ne mostriamo alcune tra le più significative che abbiamo selezionato per voi.