E’ successo a Sydney e per fortuna la protagonista è viva e può condividere la sua terribile esperienza. Si tratta di Susannah Birch, oggi una giovane donna australiana: “mamma mi ha tagliato la gola e messa nel forno. Avevo 2 anni”. Pare che la madre cattolica praticante, avesse preso a quel tempo troppo alla lettera i versetti del libro della Genesi, in cui Abramo è incaricato di sacrificare il figlio.
Seguendo il passo della Bibbia, la donna aveva fatto indossare alla figlia un pigiama pulito e l’aveva unta con dell’olio, fatto ciò l’aveva messa in una cassetta di legno per poi tagliarle la gola e metterla in forno. Fortuna ha voluto che la donna rinsavisse in tempo per salvare la vita dell’allora piccola Susannah, chiamando in seguito la polizia e confessando l’accaduto come se nulla fosse.
I medici le hanno ricostruito la trachea e oggi la ragazza ha una famiglia tutta sua. “Sono anni che non vedo mia madre, porto ancora con me lo choc di quel giorno. Ho la fobia dei coltelli, non riesco a vederli”.
Roma, 14 aprile