Amy Purdy ha incanto tutti gli spettatori di Ballando con le stelle (versione americana) lanciandosi in un cha-cha e volteggiando in un walzer accompagnata dal coreografo Derek Hough, facendo dimenticare a chiunque di avere come gambe due protesi in titanio.
Tutto accade nel 1999 quando, a soli 19 anni, Amy viene colpita da una meningite fulminante, che causa la perdita di due reni, l’amputazione delle gambe al di sotto delle ginocchia e la sordità da un orecchio.
Ma Amy Purdy non è solo sopravvissuta, anche grazie al rene che le ha donato il padre. Amy è tornata con la stessa voglia di vivere e solo sette mesi dopo aver messo le prime protesi in titanio era sullo snowboard, disciplina nella quale ha ottenuto una medaglia di bronzo alle paraolimpiadi. La danza è venuta dopo, grazie all’incontro con Hugh Herr, capo del Biomechatronics Research, anche lui con una doppia amputazione sotto il ginocchio, che ha realizzato un prototipo per un’insegnante di danza, Adrianne Haslet Davis, che ha perso una gamba nell’attentato alla maratona di Boston.
Amy Purdy è sicuramente l’esempio di come i sogni possano essere realizzati con la volontà.
Roma 15 aprile