Cinque mesi e dieci giorni di carcere o una pena pecuniaria di 40 mila euro. Questa sarà la pena minima per i clienti occasionali delle baby squillo (all’epoca dei fatti di 14 e 15 anni) di via dei Parioli. Fra i 52 frequentatori della casa, in molti stanno facendo avanti e indietro dalla Procura per accedere al patteggiamento e il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il pm Cristiana Macchiusi hanno già dato parere favorevole ad alcuni casi. A chiedere lo sconto di pena sono soprattutto professionisti romani e imprenditori, mentre fino ad ora politici e personalità di spicco non hanno ancora fatto richiesta. Il patteggiamento viene concesso a coloro che incensurati, hanno frequentato solo poche volte le baby prostitute. Così, partendo dalla pena di un anno, si prevede una prima riduzione a otto mesi, per la concessione delle attenuanti generiche in assenza di precedenti e di continuazione del reato. Poi lo sconto previsto dalla scelta del patteggiamento: la pena scenderebbe a cinque mesi e 10 giorni. Per evitare l’affidamento ai servizi sociali, i clienti delle baby squillo potrebbero anche scegliere la conversione in pena pecuniaria. Ossia 40 mila euro, calcolando 250 euro per ogni giorno di carcere. Questo sistema sta rappresentando il modo più semplice per molti privati per evitare di confessare alle famiglie l’accaduto e chiudere il più in fretta possibile la questione.
Roma, 1 aprile