Venti minuti di panico mentre Francesco diventava cianotico, tra la disperazione della madre. Sono stati quei venti minuti di mancato soccorso ad uccidere Francesco Emanuele Maria Parroni, il piccolo di Fonte Nuova soffocato da un hot dog comprato al ristorante Ikea di Porta di Roma. E’ questo quanto stabilito per ora dalla Procura di Roma, che ha avviato le indagini subito dopo la morte del piccolo, giunta a cinque giorni dall’incidente.
I primi testimoni ascoltati su delega del pm Alberto Galanti hanno confermato l’assenza di un primo intervento, lo stato di estrema agitazione di coloro che erano lì e il ritardo dei soccorsi, che hanno trovato il bimbo già cianotico. Si indaga anche per scoprire se chi ha cercato di togliere il boccone con le dita abbia aggravato la situazione. Al vaglio i video dell’impianto di sorveglianza del ristorante, oltre alle varie testimonianze raccolte sul posto e i risultati di funzionari della Asl chiamati ad accertare se il servizio sicurezza dell’esercizio commerciale svedese avesse o meno l’obbligo di fornire un punto di primo soccorso. “Non deve più succedere a nessun bambino una cosa del genere. Un primo soccorso medico in un centro commerciale deve esserci”, ripetono i familiari del piccolo.
Roma, 8 aprile