Silvio Berlusconi è tornato in tv e, in un’intervista al Tg5, fissa la rotta programmatica di FI: “trattati Ue da riscrivere ed elezioni fra 18 mesi”. «Pensiamo non solo di avere un ottimo risultato alle elezioni europee ma, un anno e mezzo dopo, di vincere le elezioni politiche – dice Berlusconi – Penso e spero che i moderati possano riportare una grande vittoria con una maggioranza forte, che dia la possibilità di fare un governo tutto composto da ministri di FI».
«Nella scheda elettorale ci sarà il nostro simbolo e anche il nome Berlusconi – dice l’ex premier – Questo garantisce ai moderati che io sarò in campo per tutta la campagna elettorale».
Sull’Europa. «Dobbiamo riscrivere tutti i trattati europei firmati con la pistola alla tempia dello spread – dice Berlusconi – L’Europa a trazione tedesca ha imposto una politica di rigore che ha portato solo crisi».
Contro la sentenza. L’ex premier parla di «sentenza mostruosa» per la condanna a quattro anni ricevuta in estate per frode fiscale per cui ora dovrà scontare un anno ai servizi sociali assistendo anziani in un centro in provincia di Milano.
«In questi 20 anni passati sono sempre stato candidato alle europee – dice Berlusconi – Questa volta sono stato colpito da un’ingiustizia enorme, una sentenza mostruosa, frode fiscale, io che sono il primo contribuente italiano. Ma ho assoluta fiducia che la corte dei diritti europei annullerà la sentenza».
«Non mi dispiace aiutare gli anziani». Berlusconi parla anche dell’obbligo «di andare a una residenza di anziani a Cesano Boscone: questo non mi ha fatto assolutamente dispiacere perché ho sempre cercato di aiutare chi ha bisogno, e sono andato spesso accompagnato dalla mia mamma a portare conforto e aiuti concreti».
«Renzi non ha affatto abbassato le tasse». Berlusconi parla anche degli 80 euro in busta paga promessi da Renzi. «Non c’è stata alcuna riduzione delle tasse – dice l’ex Cavaliere – I governi della sinistra le hanno mantenute sulla casa, poi hanno aumentato l’imposizione sulle rendite finanziarie. Anche presentando i provvedimenti con brio e con le slide, non si riesce a evadere la ricetta sempiterna della sinistra: sempre più tasse».
Roma, 18 aprile