L’Innova Carlisport sbatte i pugni sul tavolo. La Final Eight di Coppa Italia di serie B era un evento storico per la società ariccina che mai nella sua ultradecennale storia aveva raggiunto un punto così alto (almeno finora). Ma la festa, evidentemente, è stata guastata e la società lo dice chiaramente in una sorta di lettera aperta.
“In primis un errore tecnico madornale, evidente a tutti (o quasi…), ha condizionato clamorosamente la semifinale e il nostro eventuale passaggio del turno. Il riferimento è al calcio di rigore assolutamente inesistente che ha deciso la gara con l’Arzignano (chiusa sull’1-0, ndr): un errore chiarissimo come dimostrano le immagini che testimoniano l’inesistenza di quel fallo e, tutto sommato, anche le dichiarazioni molto sportive di alcuni giocatori avversari che hanno parlato di “episodio dubbio”. Un errore ancor più grande se si pensa che, nella stessa partita (e dunque si presuppone con lo stesso metro arbitrale), gli arbitri hanno sorvolato su un fallo da rigore subito da Aquilani certamente più evidente. Che l’appeal di una finale tra Montesilvano e Arzignano abbia pesato su queste decisioni?”.
“Ma un altro aspetto, al di là di quello tecnico, ci ha mandato su tutte le furie. Il giudice sportivo ci ha comminato una multa di 750 euro: un autentico salasso con delle motivazioni assolutamente fuori luogo. Nel dopo partita abbiamo certamente fatto tutte le rimostranze del caso per testimoniare la nostra rabbia per un arbitraggio iniquo, ma senza mai andare fuori posto e senza trascendere. Chi non è stato a Policoro, leggendo questa sanzione, può pensare alla Carlisport come ad una società di banditi: nel corso della stagione non abbiamo mai letto di sanzioni così pesanti nei confronti di episodi molto gravi dei quali siamo stati anche diretti testimoni e quindi non vogliamo passare da criminali adesso. Contestiamo questa multa totalmente fuori misura nel modo più assoluto tanto che stiamo presentando ricorso contro il provvedimento. Per concludere chiederemo un confronto con la Divisione calcio a 5 per esprimere tutta la nostra amarezza – proseguono dalla Carlisport -. Questa società da oltre dieci anni partecipa a campionati federali con serietà ed educazione, rispettando tutti gli impegni e compiendo enormi sacrifici, contando circa 200 tesserati (inclusi quelli del settore giovanile) e sette squadre in varie categorie. Non vogliamo essere aiutati, ma trattati con il massimo rispetto. Ci chiediamo, al contempo, se fare questi sforzi valga ancora la pena e se è davvero il caso di andare avanti: a tutte queste domande esigiamo risposte dettagliate”.
Roma, 14 aprile