“La condotta di tallonare insistentemente l’auto della parte lesa e di circondarla dal momento in cui si era fermata realizza ‘molestia’, arrecando turbamento alla persona offesa a causa della prevaricazione dell’agente” , così i giudici della Suprema Corte, hanno condannato un uomo che seguiva con eccessiva insistenza, in auto, la ex moglie. Condanna di trecento euro più duemila euro per le spese processuali.
La vicenda: un marito separato aveva seguito la macchina della ex moglie sulla tangenziale di Napoli, continuando a tallonarla anche dopo che la donna aveva trovato riparo all’interno del parcheggio di n un’area di servizio. Non solo. L’uomo avrebbe preso a girarle ripetutamente intorno, anche quando la ex moglie, notata l’insistenza dell’uomo, si era fermata presso una rotonda per cercare aiuto. Solo l’arrivo della Polizia ha interrotto l’azione di disturbo e molestia.
Roma, 30 aprile