Dopo cinque anni di lavori di restauro, si sono riaperte a Roma le splendide e antiche Catacombe di Santa Priscilla, situate sulla via Salaria. L’antico cimitero cristiano offre ancora una volta al grande pubblico, la possibilità di approfondire e ammirare quell’aspetto dell’antica cultura funeraria cristiana.
Di competenza della Pontificia commissione di archeologia sacra, il sito cristiano è stato oggetto di importanti interventi conservativi, che hanno riguardato gli affreschi, la basilica in cui è sepolto Papa Silvestro (355), e anche il cimitero sotterraneo, con il cubicolo di Lazzaro. I lavori hanno rivelato un importante iconografia nella parete del cubicolo di Lazzaro, degli inizi del IV secolo, che comprende un ritratto racchiuso in una cornice tonda, che raffigura una defunta orante, con accanto gli apostoli Pietro e Paolo. Più in là, si nota anche la presenza di due figure in tunica bianca, probabilmente i martiri Felice e Filippo, figli di santa Felicita (sepolta nella basilica di san Silvestro). Importante è anche la notizia della creazione di un calendario di riapertura, inserito però questa volta nel programma di Google Maps, in cui sarà possibile ammirare, comodamente anche da casa, le bellezze artistiche, delle relative gallerie cristiane, basta semplicemente visionare l’apposita sezione di Views Priscilla.
Lo splendido e antico complesso priscilliano, venne realizzato intorno al II° secolo d.C. e continuato fino al VI° secolo, prende inizio da ambienti ipogei preesistenti, dei quali i principali sono un arenario, un criptoportico e l’ipogeo con le tombe degli Acili Glabrioni. A tale famiglia, infatti, appartiene la donatrice del terreno, la nobildonna Priscilla, la cui memoria ricorre il 16 gennaio nel Martirologio Romano, che la indica come benefattrice della comunità cristiana di Roma. Chiamato “regina catacumbarum”, per la quantità di martiri qui sepolti, questo cimitero si sviluppa su un totale di circa 13 km di gallerie, che rivelano la presenza di sepolture di importanti individui, fra queste anche quelle di alcuni Papi, confermando la particolare notorietà che la catacomba rivestiva in passato. Il complesso cristiano, conserva inoltre, importanti pitture particolarmente simboliche, dove le immagini rinvenute, sono in un notevole stato conservativo, perfette per studiare come la comunità cristiana sia stata, già nel II secolo ben radicata nel tessuto sociale. Inoltre si possono ammirare le piccole stanze affrescate e utilizzate come luoghi di sepoltura di piccoli nuclei familiari – chiamate cubicula – che riportano importanti scene del vecchio e del nuovo Testamento. Da non perdersi poi il particolare affresco della “Madonna con il bambino”, considerata tutt’oggi la più antica rappresentazione, datata intorno al terzo secolo.
Una visita decisamente suggestiva e interessante nelle famose catacombe di Roma dove, prima i pagani e poi i cristiani seppellivano i loro defunti. Un viaggio storico attraverso la scoperta di gallerie e cunicoli, che ancora una volta, ci permettono di esplorare gli usi, i costumi e le tradizioni dei nostri cari antichi romani.
Roma, 10 aprile
antonio
11 Aprile 2014 @ 19:11
Mi è venuta voglia di visitare le catacombe di Santa Priscilla…. ci si rende conto che noi romani abbiamo la fortuna di vivere immersi nella storia e che spesso ce ne dimentichiamo..un bellissimo articolo.