Le cessioni sbagliate del calciomercato italiano, quando un calciatore viene ceduto come uno scarto e poi sfonda in un altra squadra, beffe per i club o rivincite per il calciatore? Ricordiamo qualche caso. Quanti ricordano un giovane Patrick Vieira con la maglia del Milan? Era il ’95-’96, il francese aveva 19 anni, acquistato per 7 miliardi di lire, giocò appena due partite, fu poi venduto all’Arsenal, dove in nove anni diventò capitano e icona, vinse anche Mondiali e Europei con la nazionale francese. Un grave errore per Adriano Galliani, che si ripete pochi anni dopo: 1999, il Monza acquista il giovane francese Evra dal Marsala per 600 milioni di lire, ma nè Galliani nè il presidente Fazzolari ne capiscono il talento. Evra disputerà tre partite da attaccante, per poi essere ceduto al Nizza. Oggi titolare fisso nel Manchester United.
Ricordiamo anche l’esperienza del brasiliano Rafinha, acquistato dal Genoa nel 2010 dallo Schalke 04 per quattro milioni di euro, il terzino gioca una stagione sottotono, ed eccolo a fine stagione tornare in Germania, destinazione Bayern Monaco, oggi titolarissimo a destra della squadra di Guardiola, e già Campione d’Europa sempre con la stessa maglia.
Tornando indietro con gli anni, è indimenticabile la storia di Roberto Carlos, era il 1995 quando Hodgson nella sua Inter gli preferiva Pistone sulla fascia sinistra, il brasiliano verrà ceduto al Real Madrid per un manciata di miliardi di lire, diventando uno dei migliori terzini di sempre. L’Inter è la regina degli errori nelle cessioni di talenti, ricordiamo Seedorf scambiato con Coco del Milan, Pirlo ceduto sempre al Milan per 35 miliardi di lire, e un certo Dennis Bergkamp nel ’93, in Italia chiamato ” Tacchino freddo” mentre all’Arsenal un campione.
Curiosa anche la storia di Alessandro Faiolhe Amantino, detto Mancini, mezzo panchinaro in serie B col Venezia, l’allenatore Bellotto non ne capisce il talento e i dribbling, il ragazzo 4 anni più tardi con la maglia della Roma stregherà il Lione in Champions League. Concludiamo con Thierry Henry, scelto da Luciano Moggi quando aveva 18-19 anni come vice Del Piero, il francese, testa calda, verrà poi venduto all’Arsenal, dove segnerà gol a grappoli.
Roma, 3 aprile