Già nel 2009 vennero chiusi otto carceri, ma ora in programma c’è la chiusura di 19 prigioni per mancanza di criminali in Olanda. A comunicarlo è il Ministero della Giustizia olandese, i motivi? Un tasso di criminalità in continuo calo.
Nei Paesi Bassi il tasso di delinquenza, a quanto pare, non è un problema. Pare che l’indice di carcerazione sia di circa 163 persone ogni 100.000, un dato che va ad influire su un consistente risparmio collettivo: parliamo di 50.000 dollari a persona all’anno. Se consideriamo un campione di 1.000 persone, ad esempio, arriviamo a 50 milioni di dollari risparmiati ogni anno che andranno a finire nelle casse dello Stato. Ciò si attribuisce ad un diverso approccio alla giustizia penale. L’Olanda è infatti un paese che investe molto nei servizi sociali. Molti condannati scelgono la marcatura elettronica, piuttosto che l’incarcerazione, rimanendo in tal modo membri produttivi della società.
Si ha più attenzione per lo “scoraggiare e mitigare il crimine” e “sanzionare chi viola le leggi…con sforzi di riabilitazione”. Le ragioni del calo degli arresti nei Paesi Bassi possono essere attribuite alle leggi progressiste sulla droga, ci sono però altri fattori sociali che influiscono. Non si tratta solo di cambiare le leggi o arrestare persone per creare una minore e artificiale percezione del crimine, questa riduzione della criminalità attraverso il cambiamento del comportamento sociale è la chiave per ridurre l’incarcerazione.
Roma, 23 aprile