Questa mattina i carabinieri di Caserta hanno arrestato l’ex parlamentare Pdl, Nicola Cosentino e due suoi fratelli, Giovanni e Antonio. Per tutti e tre le accuse sono di estorsione e concorrenza sleale, aggravata dalla finalità camorristica. I militari stavano indagando sulla vendita di carburanti in Campania e sono emerse pratiche illegali, messe in atto da Cosentino e family (proprietari di molti distributori di benzina) per ledere la concorrenza. Inoltre la Dda ha dichiarato che Cosentino intratteneva rapporti stabili con la Camorra, in particolare con il clan dei casalesi, tanto che questi ultimi avevano imposto a tutti gli affiliati di non estorcere il pizzo ai distributori riconducibili alla famiglia Cosentino.
Oltre all’ex parlamentare Pdl, l’inch9esta ha interessato altre 13 persone, di cui Pasquale e Antonio Zagaria, fratelli di Michele, boss del clan dei Casalesi, sono già in carcere. Cosentino, i suoi fratelli e Michele Sagliocchi sono stati tratti in manette. Le altre sette misure restrittive, agli arresti domiciliari, sono state eseguite nei confronti di Luigi Letizia, funzionario della Regione Campania, Vincenzo Schiavone, Giacomo Letizia e Vincenzo Falconetti, funzionari dell’ufficio tecnico del Comune di Casal di Principe. E ancora Giovanni Adamiano e Bruno Sorrentino, dipendenti della Kuwait Petroleum Italia, Enrico Reccia.
Roma, 3 aprile