Ormai non c’è ponte o festività senza l’aumento del costo carburante.
Una storia che si ripete sempre, e che siamo abituati ad accettare. D’altronde come possiamo fare a meno di non spostarci con la nostra automobile?
A scendere al fianco dei consumatori è l’Adiconsum, che denuncia: “All’approssimarsi delle festività, natalizie o pasquali che siano, ogni volta si verifica un inspiegabile aumento dei prezzi dei carburanti – aggiungendo poi anche loro – Ogni volta assistiamo impotenti a questi rialzi ingiustificati che ricadono sulle tasche dei consumatori”.
Vediamo quindi i rincari che seguiranno: Eni ha rivisto i suoi prezzi di 1,5 cent euro/litro sulla benzina e di 0,5 sul diesel, Shell aumenta di 1 cent euro/litro si benzina che diesel, Ip aumenta 1 cent euro/litro la verde e 0,5 cent il diesel, mentre per Esso, Q8, e Tamoil, resterà invariato il diesel, invece la benzina subirà l’aumento di 0,5 centesimi.
Certo non pretendiamo che la benzina costi come in Venezuela, dove con una manciata di euro potremmo fare il pieno, però neanche riusciamo ad essere orgogliosi di stare tra i primi posti per il costo del carburante. Sembra il colmo che ancora paghiamo l’accisa per la Guerra d’Etiopia del 1935.
Roma, 16 Aprile