La disoccupazione si mantiene stabile su livelli preoccupanti, mettendo a dura prova il governo Renzi. A febbraio il tasso è volato al 13%, un punto in più rispetto allo scorso anno. Preoccupa specialmente il numero dei disoccupati, cresciuti del 9% rispetto allo stesso periodo dell’ anno precedente per una quota complessiva di circa 3,3 milioni. Tra i giovani, il tasso di disoccupazione è pari al 42%, sostanzialmente immutato rispetto all’ inizio anno, ma in aumento del 4% rispetto al precedente. Secondo l’ Eurostat, l’Italia è il Paese più in difficoltà dell’Ue dopo la Spagna, dove gli under 25 senza lavoro sfiorano addirittura la quota del 54%.
Nel pacchetto che il Governo presenterà al Parlamento per tentare di arginare questi numeri tragici, ci saranno nuovi ammortizzatori sociali, con la razionalizzazione delle casse e l’introduzione del sussidio di disoccupazione destinato a precari e lavoratori atipici, oltre alla riforma dei contratti di lavoro. Il piano dell’esecutivo mira ad aumentare la flessibilità in entrata, riducendo i costi aziendali e rilanciando l’apprendistato. Cambieranno anche i contratti a termine: non saranno infatti più necessarie le causali e potranno essere prorogati fino a tre anni.
Insomma, i buoni propositi ci sono, ma per vedere qualche effetto bisognerà aspettare almeno il prossimo anno. Per quanto riguarda il presente, anche il fronte dell’occupazione non è ceto roseo: i lavoratori sono fermi al 55% della popolazione attiva, il tasso minimo mai toccato dal 2000. Gli occupati sono poco più di 22milioni, in pratica lavora un italiano su due tra i 15 e i 64 anni e poco più del 15% tra i giovani. Il tasso di inattività supera la soglia del 36%. Riassumendo i dati dell’Istat, emerge che l’occupazione diminuisce su base mensile per effetto del calo della componente maschile, mentre quella femminile aumenta rispetto allo scorso anno. Il tasso di occupazione maschile, infatti, scende di circa 1 punto e mezzo rispetto allo scorso anno, mentre quello femminile rimane sostanzialmente invariato.
Roma, 1 aprile